A far data dal primo gennaio 2019 è scattato in capo alle stazioni appaltanti l’obbligo della richiesta dell’uso dei metodi e degli strumenti elettronici di cui all’art. 23, comma 1, lett. h) del Codice dei Contratti pubblici (D.lgs. 50/2016), per l’affidamento dei lavori complessi relativi ad opere di importo a base di gara pari o superiore a 100 milioni di euro.
Tale obbligatorietà, secondo le previsioni dell’art. 6 del D.M. 560/2017, rubricato “Tempi di introduzione obbligatoria dei metodi e strumenti elettronici di modellazione per l’edilizia e le infrastrutture”, andrà man mano ad estendersi agli affidamenti di valore progressivamente inferiore da qui sino al 2025, quando i metodi e gli strumenti elettronici di cui al richiamato art. 23 del D.lgs. 50/2016 diverranno obbligatori anche per le opere di importo a base di gara inferiore a 1 milione di euro.