Il BIM in alta quota

Policreo e One Team hanno presentato in occasione di uno dei tour di One Team nelle maggiori città italiane il caso studio esemplare del rifacimento della cabinovia di Champoluc in tempi record grazie all’uso del BIM.

Champoluc è una località che si trova a circa 1500 m sul livello del mare, in provincia di Aosta. Ospita da sempre un impianto sciistico molto frequentato nella stagione invernale sia dai turisti che dai residenti. La telecabina Champoluc-Crest collega il paese di Champoluc (Ayas – Valle d’Aosta) al villaggio del Crest, punto di partenza rinomato per raggiungere il comprensorio del Monterosa Ski. La struttura presente nell’area ha quindi una doppia funzione: quella turistica e quella di mezzo di trasporto pubblico per i tanti lavoratori della zona. Si tratta, quindi, di un tipo di infrastruttura fondamentale per l’indotto economico del territorio. Per tutti questi motivi la Società Monterosa SpA, proprietaria degli impianti funiviari, ha deciso di riqualificare l’attuale cabinovia e le relative aree di pertinenza, sia di monte sia di valle, per restituire al territorio una infrastruttura, completamente rinnovata, nel minor tempo possibile. I lavori si sono svolti da aprile a dicembre 2018 e l’impianto si è aperto l’8 dicembre, come previsto per l’inizio della stagione sciistica.

Questo presupposto ha previsto un approccio molto consapevole e responsabile, non solo da parte del gruppo di progettazione, ma anche da parte della impresa attuatrice, il che ha reso imprescindibile l’utilizzo del BIM. Policreo, che ha firmato il progetto, è una società di progettazione che opera dal 1987 nei settori dell’Ingegneria, dell’Architettura e dell’Ambiente perseguendo l’obiettivo della progettazione integrata e da tempo opera in BIM con il supporto e la collaborazione di One Team.

Nel progetto di rifacimento dell’impianto sciistico si è tenuto conto delle peculiarità del contesto in cui si trova la struttura e dell’aspetto della salvaguardia del paesaggio e degli aspetti naturalistici. Lo stesso discorso è stato fatto per la componente sociale. Da qui una programmazione molto serrata e una rapidità dei tempi di approvazione, grazie anche all’impegno di tutte le istituzioni coinvolte, oltre ad una fase di organizzazione del cantiere e della catena dei fornitori molto precisa, in modo tale da non avere poi intoppi.

L’intervento della nuova telecabina Champoluc-Crest è finalizzato all’annullamento della distanza tra la stazione di arrivo della telecabina Champoluc-Crest e la stazione di partenza della telecabina Crest-Alpe Ostafa III. É stata infatti prevista la creazione di un unico edificio che ospita le due stazioni, la cui conformazione architettonica è principalmente condizionata dalle direttrici degli assi di linea, oltreché dalla conformazione del terreno.

L’edificio presenta un involucro permeabile alla luce nella parte inferiore (piano imbarco/sbarco) e compatto nella parte superiore, con l’obiettivo di occultare le strutture sia impiantistiche che civili di copertura. La struttura esistente, con attuale funzione di stazione di arrivo della Telecabina Champoluc-Crest, sarà interessata dalla rimozione della funzione arrivo/partenza telecabine e dall’allocazione e/o redistribuzione di funzioni, quali deposito, kinderheim, noleggio giochi nei locali del piano terra. Il progetto ha consentito la quasi totale eliminazione del dislivello tra il piano urbano e quello delle biglietterie e la realizzazione di un nuovo organismo in grado di integrare gli spazi polifunzionali dell’edificio -biglietteria-uffici con i sistemi di collegamento al piano imbarco/sbarco.

La piazza è stata completata da una copertura in legno e vetro che ha origine dall’edificio polifunzionale; essa, funge da filtro per la luce e protegge dalle intemperie l’area sottostante. Il progetto del nuovo sistema di accesso alla stazione di valle dell’edificio polifunzionale e della nuova configurazione della piazza interrata, ha richiesto un ripensamento generale del sistema dei fronti, in funzione degli affacci, dei punti di percezione e del corretto inserimento paesaggistico ambientale.

L’attività di progettazione è iniziata a febbraio 2018 e è stata completata a fine aprile 2018. Il 7 dicembre 2018 è avvenuta l’inaugurazione del nuovo impianto con un grande evento che ha visto il coinvolgimento di tutta la comunità locale. In totale il progetto ha richiesto 218 giorni lavorativi, con un impiego di circa 367 maestranze: un progetto, quindi, molto complesso da gestire, anche dal punto di vista delle risorse umane. La collaborazione pluriennale con One Team ha permesso di accedere alla componente software e hardware sia per il supporto della preparazione del progetto che nella formazione del personale.

mm

Lavoro nel settore della comunicazione b2b da alcuni anni sia per testate giornalistiche che agenzie di comunicazione. Focus della mia attività è il confronto quotidiano con le nuove modalità di gestione ed elaborazione delle informazioni, le nuove tecnologie digitali, le trasformazioni in corso nelle professioni e nell’industria.


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