BIM e Lean Construction 

Lean Construction è un termine che risuona sempre più frequentemente, e sempre più frequentemente è relazionato al BIM. La sua origine, tuttavia, non risiede nell’ambito delle costruzioni né del progetto ma in quello  dell’industria automobilistica, dove si è affermato come metodologia di gestione finalizzata all’eliminazione di sprechi, diseconomie e una serie di criticità identificate, secondo la definizione corrente, in attività che non producono valore, inefficienze logistiche, eccesso di scarti e rilavorazioni, tempi morti e eccessi di stock e produzione.

In questo contesto la soluzione è stata individuata in cinque principi guida, riassunti generalmente in definizione del valore per il cliente, eliminazione degli sprechi, flusso ininterrotto delle attività, esecuzione delle stesse solo quando richieste dal processo e miglioramento continuo di processi/prodotti. Da questo background metodologico e concettuale è nata la sua derivazione nel settore delle costruzioni dove ha assunto il nome di Lean Construction, anche in questo ambito intesa come tentativo di superare logiche di gestione tradizionali inadeguate a processi costruttivi divenuti sempre più complessi e articolati. Suoi obiettivi, in particolare, sono l’ottimizzazione dei processi edilizi attraverso un’efficace collaborazione fra gli attori, la massimizzazione del rapporto fra costi e risultati, la riduzione di sprechi e attività improduttive e la massima congruenza con le richieste del cliente/committente.

Tali principi generali hanno trovato quindi una più specifica formalizzazione in ambito teorico attraverso l’individuazione di una serie di cardini della Lean Construction, riassumibili in identificazione delle necessità e conseguente soddisfacimento delle aspettative di committenti e utilizzatori; eliminazione di sprechi e inefficienze nell’utilizzo di risorse umane e materiali; costanza delle caratteristiche dei prodotti; standardizzazione di prodotti e processi finalizzati a ridurre tempi e cicli di lavorazione; collaborazione nella fase di progettazione come presupposto per la creazione di valore aggiunto del progetto; coordinamento fra progettazione e costruzione, anche attraverso il coinvolgimento di costruttori e fornitori già in fase di sviluppo del progetto; puntuale e costante verifica del progetto, dell’avanzamento dei lavori e delle eventuali varianti, da ridurre al minimo attraverso un controllo puntuale di tutte le fasi del ciclo.

Tale elenco esplicita in maniera evidente la compatibilità dei cardini dell’approccio BIM con gli obiettivi della Lean Construction; per quanto riguarda in particolare la relazione con il cliente/committente, la visualizzazione tridimensionale del modello e la sua facile navigazione ne permettono una comunicazione e comprensione immediata, oltre alla possibilità di accogliere osservazioni ed esplorare eventuali alternative progettuali e costruttive che possono migliorare l’opera sotto ogni aspetto. A questo si aggiunge la possibilità di generare computi metrici, analizzare fabbisogni, creare modelli energetici che possono supportare con efficacia il controllo di budget e costi.

Di pari importanza è l’incidenza del tipico flusso di lavoro BIM sull’eliminazione di sprechi e attività duplicate, a partire dalla possibilità di generare molteplici documenti di progetto dal singolo modello senza necessità di produrre singoli elaborati, e di automatizzare l’aggiornamento degli stessi in funzione delle modifiche apportate senza necessità di ulteriori controlli. Ciò peraltro consente anche di utilizzare il tempo risparmiato per un’analisi più dettagliata del comportamento e delle prestazioni di quanto progettato, ottimizzandone le performance e generando di conseguenza ulteriore valore aggiunto al progetto, oltre ad eliminare la possibilità di errori e incongruenze in fase esecutiva e delle conseguenti costose varianti.

Nella direzione di una sensibile riduzione degli sprechi va anche la possibilità offerta dal BIM di generare computi estremamente precisi utilizzando la base di dati del modello senza dover procedere manualmente a misure e conteggi. Anche due altri strumenti di elezione del BIM, il model checking e la clash detection, rappresentano un ulteriore fattore di grande incidenza su eliminazione di sprechi, riduzione di tempi e costi e ottimizzazione dei flussi operativi di cantiere, richiedendo peraltro sforzi minimi e garantendo un grado di accuratezza e completezza difficilmente ottenibile manualmente. Sempre a proposito di flussi di cantiere, la generazione automatica di cronoprogrammi è non solo un efficace strumento di programmazione ma, in ottica Lean Construction, aiuta soprattutto a efficientare la progressione delle attività eliminando tempi morti e ottimizzando l’impiego di risorse umane e materiali.

 

Giornalista professionista della redazione di BIMportale, specializzato nel settore delle costruzioni, si occupa dai primi anni ’90 di tecnologie applicate alla progettazione e al cantiere. Ha all’attivo numerose pubblicazioni e collaborazioni con le principali testate di settore relative a tecniche costruttive, progettazione 3D, organizzazione e gestione dei processi di cantiere.


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