Il BIM può contribuire a migliorare la situazione delle reti transeuropee, come sottolinea la Commissione economica per l’Europa delle Nazioni Unite (UNECE) nella pubblicazione “Building Information Modelling (BIM) for road infrastructure: TEM requirements and recommendations”.

La costruzione e la manutenzione dell’infrastruttura stradale è un aspetto strategico per le economie nazionali della maggior parte dei paesi, ma anche uno dei sottosettori meno digitalizzati. Soffre della presenza di difetti sistemici, tra cui un livello insufficiente di cooperazione, gestione delle informazioni inadeguata e limitati investimenti in tecnologia, ricerca e sviluppo. Questi limiti spesso si traducono in una minore efficienza e un maggiore rischio finanziario per gli investitori a causa di varie incongruenze nella documentazione del progetto, nonché di mancato rispetto dei costi e delle scadenze previsti.

Il BIM enfatizza l’integrazione dei processi, specificamente la creazione e la distribuzione di informazioni digitali da parte di tutti gli attori durante il ciclo di vita dell’infrastruttura. I benefici dell’utilizzo della tecnologia BIM sono stati riconosciuti dal Progetto Trans-European Motorways (TEM) di cooperazione tra i paesi dell’Europa Centrale, Orientale e Sudorientale riguardante l’infrastruttura di trasporto, che ha commissionato la pubblicazione. L’obiettivo generale è stabilire un’unica rete transeuropea multimodale per integrare trasporto terrestre, marittimo e aereo.

Il rapporto esamina gli strumenti e le tecnologie BIM, i benefici della loro implementazione, gli attori più importanti e i nuovi ruoli e documenti che derivano dall’applicazione della metodologia BIM. Il rapporto riassume anche lo stato attuale dell’implementazione del BIM nei paesi membri del TEM, con raccomandazioni per ulteriori implementazioni future.