BIMxBrigdes: studio di una metodologia interoperabile per il progetto della sopraelevata di Sassuolo

L’obiettivo principale della tesi è quello di redigere una metodologia originale per trasferire le informazioni di una progettazione architettonica ad un ambiente di gestione informativa BIM, dove il modello risultante potrà fornire una base di dati per i professionisti che si alterneranno nelle fasi successive di sviluppo del progetto. Il suo oggetto saranno, invece, elementi infrastrutturali ed in particolar modo i ponti. Si è scelto di concentrarsi sui ponti perché risulta essere il settore dove si riscontrano ancora maggiori difficoltà in ambito BIM e per il quale non esiste ancora uno standard riconosciuto per lo scambio di dati ma anche dove gli strumenti, i software, a disposizione dei professionisti risultano essere parzialmente inadeguati e a volte persino non interoperabili fra loro.
Si vuole quindi intervenire in un ambito dove la progettazione integrata non viene ancora sfruttata pienamente offrendo una metodologia per farlo e portando così i suoi vantaggi nel mondo delle infrastrutture ed in particolar modo dei ponti. Infatti, l’obiettivo è quello di ottenere un modello informativo in grado di fornire informazioni non direttamente ottenibili da soli elaborati architettonici come un’analisi dei costi, dei materiali e delle tecniche costruttive previste.
Il secondo obiettivo della tesi è l’interoperabilità della metodologia stessa. Infatti, si vuole ottenere una metodologia indipendente che faciliti l’interazione fra sistemi differenti oltre il riutilizzo e lo scambio di informazioni con sistemi informativi non omogenei. Infatti, il più importante scambio di dati è tra una piattaforma BIM e un set di strumenti da essa supportati.
Un ulteriore obiettivo che il testo si pone di raggiungere attraverso la redazione della metodologia sopracitata è la possibilità di trasformare a una geometria tridimensionale, generata in ambito CAD, che rappresenta un oggetto architettonico in un oggetto informativo al quale si possono associare informazioni sia architettoniche che strutturali. In questo modo si otterrebbe un elemento che contribuisce in maniera attiva alla generazione del modello intelligente e non un semplice oggetto generico. Per raggiungere questo obiettivo sarà necessario anche affrontare i problemi semantici che nascono introducendo elementi infrastrutturali in un ambiente digitale ideato per il settore edile. Si può così identificare il quarto obiettivo della tesi la possibile proposta di una soluzione ai problemi semantici che nascono durante lo sviluppo della metodologia.

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Giornalista professionista della redazione di BIMportale, specializzato nel settore delle costruzioni, si occupa dai primi anni ’90 di tecnologie applicate alla progettazione e al cantiere. Ha all’attivo numerose pubblicazioni e collaborazioni con le principali testate di settore relative a tecniche costruttive, progettazione 3D, organizzazione e gestione dei processi di cantiere.


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