Il nuovo ospedale di Ajaccio

Sulla cima di un promontorio, con una splendida vista sul mare, sorgerà il nuovo ospedale di Ajaccio, in Corsica. Ubicato a est della città in una zona panoramica vicino alla costa, diventerà la struttura sanitaria di riferimento per l’intera isola. La nuova struttura, attualmente in costruzione, riaprirà al pubblico entro la fine del 2020. Coprirà una superficie di oltre 45.000 m2, su 6 livelli fuori terra e 3 seminterrati. Il corpo principale ospiterà i servizi ospedalieri e sanitari e prevede una struttura per le attività diagnostico-terapeutiche e un blocco a sviluppo verticale destinato alle attività ambulatoriali e alle degenze; i diversi volumi di cui si compone l’edificio sono intervallati da corti interne, che permetteranno alla luce naturale di illuminare l’edificio. L’ospedale accoglierà 700 persone al giorno, ospiterà 340 posti letto e tutti i servizi per la cura del paziente.
Quello di Ajaccio è il primo ospedale francese a essere stato gestito interamente in BIM, in ogni fase del suo sviluppo, dalla progettazione alla realizzazione.
Commissionato dal Centre Hospitalier d’Ajaccio, è costruito dall’italiana Inso, general contractor del Gruppo Condotte specializzata nell’edilizia sanitaria, su progetto architettonico dello studio parigino AART Farah. Nel rispetto dello standard francese HQE (Haute Qualité Environnementale), l’ospedale di Ajaccio farà largo impiego di energie rinnovabili, mirando al massimo contenimento dell’impatto sull’ambiente.

Il primo ospedale francese 100% BIM
Il bando di gara, pubblicato nel 2013, è stato il primo in Francia a richiedere una gestione in BIM al 100% per un appalto pubblico di questa tipologia.
Il BIM si è dimostrato particolarmente adatto a gestire tutti gli aspetti tecnici di un edificio complesso come quello di questo ospedale: ha consentito di trovare soluzioni tecniche efficaci, prima che sorgessero problemi reali” spiega Annalisa De Maestri, Direttrice della società MBA Ingénierie / BET Bianchi che si è occupata del BIM Management del progetto. “Per MBA Ingénierie non era il primo cantiere totalmente BIM, avevamo già partecipato a quello della Fondazione Louis Vuitton di Parigi, edificio inaugurato nel 2014. Un’adozione così intensiva del BIM ha portato alla necessità di formare tutte le aziende partecipanti a vario titolo al progetto. Per la formazione sono stati necessari sei mesi, ai quali sono seguite regolarmente delle riunioni settimanali per

Hopital d’Ajaccio

verificare lo stato di avanzamento del progetto” spiega la BIM Manager.
Fondamentale è stato l’apporto di CSTB, Centre Scientifique et Technique du Bâtiment, l’organizzazione nazionale francese che fornisce servizi di ricerca e innovazione, consulenza, collaudo, formazione e certificazione nel settore delle costruzioni. CSTB ha verificato che il protocollo di comunicazione tra i committenti e gli esecutori fosse rispettato, e ha messo a disposizione la sala immersiva “Le Corbusier” nella città di Sophia-Antipolis (in Costa Azzurra) affinché i committenti potessero esplorare il progetto in realtà virtuale.
“Il committente aveva richiesto l’utilizzo del formato IFC 2×3, lasciandoci però carta bianca in merito agli strumenti e ai software da utilizzare. Abbiamo quindi individuato i metodi ottimali da un lato per la creazione dei modelli e dall’altro per la conversione dei file IFC. I team di progettazione si sono riuniti e hanno concordato di lavorare con Revit, tranne che per qualche opera specifica, ad esempio strade o terrazzamenti. Per la parte elettrica, idraulica e impiantistica, sviluppata da SNC-Lavalin, è stato utilizzato Revit MEP. Abbiamo inoltre scelto il software di visualizzazione eveBIM di CSTB per mostrare il progetto e il suo stato d’avanzamento al committente e Navisworks per il coordinamento e l’organizzazione quotidiana dei modelli. In questo modo c’è stata una lavorazione in parallelo tra gli strumenti di progettazione nativi (l’80% di Revit nella fase di progettazione e l’80% in quella di esecuzione) e i file IFC, destinati esclusivamente al committente”, ha spiegato Annalisa De Maestri.

Un esempio collaborativo virtuoso
Tutto in questo edificio è stato integrato nel modello digitale, realizzato per gestire la struttura in tutto il suo ciclo di vita. Citiamo ad esempio i 24.000 m² di controsoffitti acustici in 2.100 stanze del centro ospedaliero che l’azienda Saint-Gobain Eurocoustic ha installato dopo aver integrato gli oggetti BIM direttamente nel modello. Lo schema di posa digitale ha facilitato la generazione dei disegni di esecuzione in 2D e dei calcoli dei quantitativi precisi per ciascun componente del sistema: un grande risparmio di tempo e risultati più affidabili sia per l’approvvigionamento che per il montaggio del materiale.
Quello dell’ospedale di Ajaccio è un esempio virtuoso di progetto collaborativo realizzato totalmente in BIM; è stato anche premiato nella sezione “Opere di nuova costruzione con superficie superiore ai 40.000 m2” in occasione dell’evento “BIM d’OR 2015” organizzato dalla rivista francese “Le Moniteur”.

 

Il progetto in breve
Ospedale Notre-Dame de la Miséricorde
Tipologia: Ospedale
Luogo: Ajaccio (Francia)
Committente: Centre hospitalier d’Ajaccio
Progetto architettonico: Aart-Farah
Progetto strutturale: Berim
Progetto MEP: SNC-Lavalin
BIM Management: MBA Ingénierie / BET Bianchi
Impresa costruttrice: INSO
Costo: 130 milioni di euro
Periodo di realizzazione: 2014 – in corso

mm

Giornalista professionista della redazione di BIMportale, lavora da molti anni nell’editoria B2B per la stampa tecnica e specializzata. Ha scritto a lungo di tecnologia, business e innovazione. Oggi orienta la sua professione nel campo delle tecnologie applicate alla progettazione architettonica e all’imprenditoria delle costruzioni.


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