In cantiere, ancora oggi, si opera con computer soprattutto portatili a volte anche vetusti e poco performanti, pieni di file che non consentono una corretta gestione dei dati, favorendo una dispersione di questi ultimi e dando vita ad una frammentazione che impatta in maniera notevole sui tempi di elaborazione. Senza contare poi la ridondanza delle informazioni che vengono trascritte, le stesse, più e più volte a secondo dell’output che si vuole ottenere. Continua a leggere