L’Emilia-Romagna esporta ricerca e innovazione nel settore delle costruzioni e del restauro: molti i progetti avviati e finanziati dalla Regione con contributi per 3,7 milioni di euro realizzati dalle Università di Ferrara, Bologna e Parma, Assorestauro e dal Clust-ER Build, comunità di soggetti pubblici e privati che condividono idee, competenze, strumenti, risorse per sostenere la competitività dei sistemi produttivi più rilevanti della regione emiliano-romagnola.
Tra questi, INNOVA CHM – Innovation in construction and cultural heritage management è il nome unificatore di tutti i progetti finanziati dalla Regione Emilia-Romagna grazie al lavoro di Clust-ER Build e Assorestauro che hanno collaborato con diverse realtà del territorio emiliano-romagnolo.
Le iniziative sono state presentate in conferenza stampa l’11 settembre 2019 a Bologna dall’assessore regionale alle Attività produttive, Palma Costi, da Alessandro Zanini, presidente Assorestauro e Marcello Balzani, presidente Clust-ER Build Emilia-Romagna. Nei prossimi giorni troveranno spazio anche nella programmazione scientifica dei lavori della XXVI° edizione del Salone internazionale del Restauro che si terrà a Ferrara, dal 18 al 20 settembre, assieme a RemTech Expo.
“Questi progetti innovativi – sostiene l’Assessore alle Attività Produttive della Regione Emilia-Romagna, Palma Costi – dimostrano nel concreto come si può potenziare competitività e valore anche in un settore difficile come quello delle costruzioni. Se ricerca e innovazione sono un valore aggiunto del nostro sistema, nelle edilizia rappresentano una sfida fondamentale. Ed è esattamente la missione che abbiamo affidato al Build Cluster settore edilizia e costruzioni presieduto da Marcello Balzani, che si occupa di sviluppare attività di ricerca collaborativa e trasferimento tecnologico”.
“Il settore delle costruzioni” – sostiene il Presidente del Clust-ER Build Edilizia e Costruzioni, Prof. Marcello Balzani – “è ad un punto di svolta fondamentale e la Regione Emilia-Romagna, con i progetti finanziati, sottolinea di collocarsi al centro di questa trasformazione del settore. Il Cluster Build ha selezionato degli obbiettivi strategici, necessari ad abilitare imprese, professioni tecniche e tutti gli operatori della filiera nel contesto costruito del patrimonio esistente, e questi sono diventati progetti concreti che renderanno possibile integrare diagnosi predittive, sistemi di sicurezza, nuovi materiali Smart sostenibili e processi di Building Information Modeling su casi studio reali per definire i modelli di intervento e di gestione”.
Tra i sei avviati, eBIM è il progetto coordinato dall’Università di Parma e da Cim che punta a supportare l’innovazione nell’implementazione, condivisione e fruizione di modelli 3D del patrimonio costruito esistente. Questo attraverso la costruzione di archivi informatizzati, digitali e integrati consentendo, in virtù della disponibilità di tecnologie e dei risultati accessibili della ricerca, nuove forme di collaborazione per l’innovazione di prodotti e servizi. L’obiettivo è quello di realizzare un approccio inclusivo all’applicazione degli strumenti della digitalizzazione, quali gli strumenti di Building Information Modeling, nei processi di intervento e gestione del costruito esistente, favorendo la collaborazione tra tutti gli attori della filiera.