Riconversione a spazio culturale dell’ex Mattatoio di Pescara

L’ex Mattatoio della città di Pescara è stato recentemente oggetto di progettazione e rivisitazione dei suoi spazi. Il progetto è un esempio di come il BIM sia applicato nella riqualificazione del patrimonio esistente (HBIM).
L’ex Mattatoio è un edificio ormai in disuso, ora convertito in spazio artistico e culturale con capienza di 600 persone. Il corpo di fabbrica principale è costituito dai corpi B e D, presenta due sale principali alle quali si accede da un atrio posto al centro (corpo C). Gli edifici dell’ex Mattatoio si trovano in via Gran Sasso, a ridosso della linea ferroviaria, nei pressi della stazione di Pescara Centrale, una zona di notevole qualità urbana situata in prossimità del centro, a due passi dal parco fluviale e dal nuovo ponte “Ennio Flaiano”; in una posizione di cerniera tra il centro commerciale e alcuni quartieri periferici. L’edificio era già stato protagonista di un primo intervento di recupero, nel 2008, eseguito con metodi di progettazione tradizionali. In questa prima fase i lavori di ristrutturazione avevano coinvolto esclusivamente il corpo B, con un intervento sulla maglia strutturale, sulle fondazioni, sul recupero della struttura interna metallica e sulla realizzazione della nuova copertura.
Nel 2018 è arrivato il momento di riqualificare anche i corpi C e D, e l’intervento in questo secondo lotto è stato interamente gestito e coordinato tramite strumenti, metodologie e procedure volte all’integrazione del Building Information Modeling (BIM). Lo Studio Ing. Mario Sablone di Pescara, che già nel 2008 aveva seguito i lavori di riqualificazione, questa volta si è occupato della progettazione architettonica e strutturale abbracciando la metodologia BIM. “L’impiego di metodologie BIM ha reso possibile una progettazione coordinata e integrata tra tutte le figure specialistiche coinvolte rispetto a tutti i livelli della progettazione. Gli interventi, tutti studiati per essere eseguiti nei modelli digitali in processi BIM, hanno coinvolto il corpo di fabbrica principale, costituito da due sale collegate da un atrio centrale, il corpo di fabbrica secondario, da demolire e ricostruire ex novo, l’ ingresso e le sistemazioni esterne”, spiega l’Arch. Ettore Sablone, partner dello Studio Sablone.
La fase progettuale è terminata; a luglio 2019 si è chiuso il bando di gara e presto si procederà con la proclamazione del vincitore, con l’assegnazione dell’appalto e con l’inizio dei lavori.

L’implementazione BIM per il Secondo Lotto (2018)
Il progetto di intervento sul corpo D ha previsto la realizzazione di una maglia strutturale, di nuove fondazioni, della nuova copertura e il recupero della struttura in muratura come elemento secondario. La ricostruzione del corpo C, come collegamento tra i corpi B e D, ha previsto la progettazione di un foyer-atrio, un locale per l’amministrazione, due sale prove attrezzate per essere usate come foresteria, un bar-ristorante, un deposito per i materiali di scena, una sala a visione frontale attrezzata per proiezioni cinematografiche, proiezioni audio-video, convegni, spettacoli teatrali e concerti, una videoteca e una biblioteca dedicate allo spettacolo e alle arti visive. “Il coordinamento tra i modelli strutturali e architettonici dei corpi C e D oggetto d’intervento, all’interno di una progettazione e gestione BIM integrata ha permesso un’effettiva ottimizzazione delle procedure di revisione e controllo tra le varie discipline a beneficio della qualità globale dell’intero intervento di recupero e ristrutturazione: dalla redazione degli elaborati grafici esecutivi, al controllo dei costi di realizzazione dell’opera per arrivare alla gestione delle fasi operative del cantiere” spiega l’Arch. Grazia Parente, BIM Coordinator dello Studio Sablone.

Scan to BIM: dal rilievo laser al BIM
La rilevazione delle geometrie relative agli immobili esistenti oggetto di riqualificazione è stata effettuata mediante nuvole di punti, generate da laser scanner 3D in associazione a immagini fotografiche digitali per la creazione dei modelli tridimensionali, successivamente ottimizzati e informatizzati. “L’utilizzo della tecnologia laser durante le fasi di rilievo ha permesso, tramite opportune procedure di ottimizzazione, di immagazzinare un numero elevatissimo di dati molto precisi e sempre interrogabili all’interno di un modello digitale informatizzato, abbattendo drasticamente i tempi di acquisizione ed evitando la necessità di dover tornare più volte in loco, risparmiando sui costi aggiuntivi”, spiega l’Arch. Ettore Sablone.
Gli elaborati grafici 2D in Autocad del progetto preliminare ed esecutivo primo lotto sono confluiti in Revit, all’interno del quale si è sviluppata la progettazione esecutiva del corpo C e D (secondo lotto) in relazione con il modello tridimensionale del fabbricato B esistente precedentemente sviluppato con il software Rhinoceros.

Architettura, struttura e impianti
L’informatizzazione diretta dei modelli è avvenuta tramite la definizione di tutti i campi informativi richiesti da progetto direttamente all’interno del modello BIM e quindi imputabili nel software di modellazione con cui si gestisce il modello stesso. “Lo sviluppo in BIM di modelli dinamici e modificabili ha influito in maniera vantaggiosa sia sul loro contenuto informativo sia sulle proprietà geometriche variando coerentemente informazioni dimensionali e rappresentazione grafica del progetto”, afferma l’architetto Sablone.
Per la progettazione architettonica e strutturale è stato utilizzato il software Revit. Revit Strutture ha permesso di definire la carpenteria delle fondazioni, degli impalcati, della copertura, le armature di travi e pilastri, i dettagli costruttivi, abachi e quantità. Revit Architetture invece è stato fondamentale per ottenere le piante dei locali, le piante quotate, le sezioni, i prospetti, abachi materiali, ecc. Per quanto riguarda le strutture, con Advance Steel sono stati definiti i dettagli delle carpenterie metalliche ed è stato effettuato il calcolo dei giunti. Con STS, Software Tecnico Scientifico, è stato eseguito il calcolo strutturale e delle armature, con esportazione da Revit tramite il tools di CDS WIN per l’esportazione della struttura.
Dal punto di vista strutturale, grazie alla scissione tra entità geometrica ed entità fisica è stato possibile sfruttare i modelli anche dal punto di vista analitico. Seguendo opportune regole di analisi computazionale è possibile ottenere correttamente un modello FEM di massima che potrà essere importato nel software per le analisi con un flusso di lavoro lineare. Man mano che si procede nello sviluppo del progetto è possibile verificare che tutti gli elementi siano definiti correttamente nelle loro caratteristiche geometriche e relazionali, implementando le altre informazioni strutturali necessarie alla fase di analisi”, commenta Sablone.
Per la progettazione impiantistica MEP, l’importazione dei dati del progetto impiantistico è stata eseguita tramite file di interscambio standardizzato IFC.
L’utilizzo di file aperti e standardizzati ha consentito la dinamicità del flusso di lavoro in BIM funzionale e ottimizzato tra tutte discipline coinvolte: dalle verifiche strutturali, all’aggiornamento dei modelli informatizzati, quindi delle viste parametriche utili a definire tutte le tavole di progetto. Gli elaborati hanno cosi riportato una serie di rappresentazioni differenti della medesima informazione, eliminando la ridondanza informativa e facendo sì che il dato sia inserito una sola volta e poi riutilizzato tutte le volte che il processo lo renda necessario”, conclude l’architetto Sablone.

Validazione e controllo
Revit ha consentito di eseguire mirate operazioni di controllo sui singoli modelli e su più modelli aggregati, in modo da tenere sempre sotto controllo ogni singola interferenza e incongruenza normativa, di geometrie, dati e standard, quindi consentire la validazione del progetto BIM esecutivo.
Gli esecutivi strutturali e architettonici sono stati forniti in Autocad. Cinema 4D è stato utilizzato per realizzare render e grafiche 3D di livello professionale. Ladybug, il plugin per Grasshopper, ha aiutato i progettisti nell’analisi energetica dell’edificio. PriMus-IFC ha consentito il calcolo computo metrico generali, mentre per l’analisi dei requisiti acustici la scelta è ricaduta su MC4 Noise. NavisWorks, infine, ha consentito di seguire le fasi di cantiere, la pianificazione dei costi e il cronoprogramma dei lavori.
“Nella fase di cantierizzazione del progetto esecutivo, l’aggiunta di specifiche indicazioni al modello informatizzato ha permesso di tener sempre sotto controllo ogni singolo aspetto del cantiere, ottimizzare la qualità dell’intero processo realizzativo e valutare preventivamente tempi (4D) e costi (5D) di esecuzione.
Grazie alla possibilità di inserire avanzamenti su dati reali provenienti dalla costruzione, è stato possibile valutare in modo dinamico l’andamento dell’opera: il modello virtuale ha permesso di seguire, le opportune analisi di avanzamento di tipo economico e finanziario e gli aggiornamenti durante la costruzione con gli as-built, le specifiche dei materiali effettivamente utilizzati nella realizzazione delle opere e le schede tecniche degli elementi installati” conclude l’Arch. Ettore Sablone.

 

Il progetto in breve
Riconversione ex Mattatoio, Pescara
Committente: Comune di Pescara
Coordinatore Generale: Arch. Bruno Marini
Progettisti: Studio Sablone, Pescara
Anno: 2018 – in corso

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Giornalista professionista della redazione di BIMportale, lavora da molti anni nell’editoria B2B per la stampa tecnica e specializzata. Ha scritto a lungo di tecnologia, business e innovazione. Oggi orienta la sua professione nel campo delle tecnologie applicate alla progettazione architettonica e all’imprenditoria delle costruzioni.


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