Il BIM è, secondo la definizione dell’inglese NBS (National Building Specification), un processo per creare e gestire informazioni riguardo un edificio attraverso tutto il suo ciclo di vita. È chiaro che il fulcro di questa metodologia siano le informazioni, di qualsiasi tipologia, che vengono associate a determinati oggetti. Le informazioni vengono inserite all’interno di un modello parametrico che riguarda l’intero edificio, in cui i componenti si relazionano fra loro in base ad informazioni e parametri a loro associati. Un processo di questo genere ha quindi la potenzialità di velocizzare e rendere più efficiente l’intero processo di design di un edificio, concentrando il carico di lavoro coordinato fra i vari professionisti all’inizio del processo, attraverso la possibilità di una migliore collaborazione fra le parti coinvolte, in cui i costi per le variazioni sono relativamente bassi, come evidenziato dal diagramma di MacLeamy. Le potenzialità offerte da questo tipo sono enormi, soprattutto per quanto riguarda sistemi di costruzione prefabbricati, come lo è il legno. Mentre questo processo si trova già in fasi molto avanzate per l’acciaio, per il legno non esistono ancora tecnologie specifiche in grado di supportare il processo. La seguente tesi è nata quindi con l’intento di capire quale sia l’attuale situazione degli strumenti BIM per le costruzioni prefabbricate in legno. È stata svolta una prima parte di ricerca di letteratura, per comprendere non solo le tecnologie, ma anche le dinamiche di mercato che conducono all’attuale situazione commerciale degli edifici prefabbricati in legno.
