BIM. Primi Orientamenti Giurisprudenziali. Sentenza TAR Lombardia

Secondo il TAR Lombardia in assenza di specifici requisiti informativi definiti dal Committente ciò che qualifica un modello BIM è l’Informazione non la Tridimensionalità.

Nella disputa tra quale delle lettere dell’acronimo BIM sia da considerarsi preminente un punto a vantaggio della I di Information l’ha assegnato il TAR della Lombardia nella sentenza 1210/2017 del 29 maggio u.s.

Il Fatto

Il caso riguarda il ricorso presentato dalla ATI risultata al secondo posto della procedura di gara indetta dal comune di Milano per l’aggiudicazione con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa di un appalto integrato complesso avente ad oggetto l’affidamento dell’incarico di progettazione definitiva ed esecutiva, nonché dell’esecuzione dei lavori di demolizione, bonifica e ricostruzione dell’edificio scolastico elementare ubicato in Milano, via Brocchi n. 5 e via Cechov, all’interno della Zona di Decentramento n. 8.

Il ricorso oltre che su altri motivi, è fondato anche sulla illegittimità della attribuzione del punteggio massimo previsto in 8 punti e attribuito all’aggiudicatario per “progetto definitivo redatto con utilizzo del BIM e predisposizione del modello BIM per la gestione dell’intero ciclo di vita (manutenzione)” e per l’impegno “a redigere il progetto esecutivo, i costruttivi di cantiere e l’AsBuilt con le medesime modalità BIM e per le medesime discipline indicate in sede di offerta”.

La ricorrente basa la contestazione su l’esame del modello BIM dell’aggiudicatario che presenta parti di progetto, principalmente impiantistico, rappresentati bidimensionalmente depotenziando quindi, a parere della ricorrente, le capacità del modello stesso ad assolvere a verifiche di “clash detection” e le possibilità di riproduzione automatica degli elaborati grafici pure richieste dal bando di gara. Per la ricorrente inoltre mancherebbe qualsiasi predisposizione alla gestione delle informazioni nella fase di esercizio dell’immobile.

Il verificatore incaricato, la Prof.ssa Anna Osello, inquadrato a livello di letteratura scientifica internazionale la definizione di BIM, ha ritenuto opportunamente di adempiere all’incarico affidatole partendo da quanto riportato nel bando di gara: “Il comune non dispone di proprie “linee guida” (bim guides) né di proprie “specifiche informative” (employer’s information requirements) e non prescrive come obbligatorio nel presente bando il bim project execution plan). Non sono pertanto definiti in maniera puntuale i lod, gli aspetti specifici di sostenibilità, facility management, etc.”,

concludendo che

In presenza di questi elementi di incertezza e poiché nella metodologia BIM l’attenzione deve essere posta sul concetto di informazione piuttosto che sul metodo di rappresentazione dei singoli oggetti, questo risulta particolarmente importante nel momento in cui devono essere definiti i contenuti affinché il modello soddisfi una fase di progettazione come ad esempio quella definitiva”.

Il verificatore ha quindi accertato che la rappresentazione risulta congruente con il livello di progettazione definitiva, anche perché le informazioni relative alle quantità che sono estraibili sotto forma di abachi, ha constatato la possibilità di utilizzo del modello per la clash detection e che lo stesso è integralmente conforme al modello BIM per la gestione dell’intero ciclo di vita dell’edificio.

La sentenza 1210/2017 del 29 maggio u.s. alla cui lettura si rimanda per gli aspetti di dettaglio, costituisce una precedente che non si potrà ignorare sia per la interpretazione e sia per le attività di analisi svolte da dal verificatore incaricato ma fa emergere, alla vigilia dell’atteso Decreto di Obbligatorietà, un elemento strategico dell’uso di metodi e strumenti elettronici di modellazione dell’edilizia,  nelle procedure di gare pubbliche: la formazione e la competenza del Committente di sapere strutturare delle specifiche richieste informative nel capitolato a base di gara in grado anche di ridurre al minimo l’interpretazione e la necessità di ricorrere al Tribunale per dirimire eventuali ambiguità.

Francesco Ruperto è Architetto laureato alla Facoltà di Architettura di Sapienza Università di Roma e Dottore di Ricerca in Rappresentazione e Rilievo dell’Architettura e dell’Ambiente Università “G.D’Annunzio di Chieti-Pescara” , iscritto all’ Ordine degli Architetti di Roma e Provincia. Profilo Linkedin



  • Responsabile del progetto OpenCortina – Ambiente di Condivisione dei Dati delle opere Cortina 2021. Supporto al Commissario straordinario di Governo per applicazione ed utilizzo del metodo e delle tecnologie BIM-building information modeling nella realizzazione degli interventi ricompresi nel Piano degli interventi per il progetto sportivo dei Mondiali di sci Cortina 2021;

  • Coordinatore UNI CT033/SC05/GL05 “Capitolato Informativo” – norma UNI 11337;

  • Responsabile per conto di CITERA – Centro Interdipertimentale Territorio Edilizia Restauro ed Ambiente del progetto di ricerca per l’implementazione del BIM nelle organizzazioni complesse. ENEL Ingegneria e Costruzioni;

  • Coordinatore scientifico del Master BIM Sapienza Università di Roma;

  • Docente del Corso di Laurea di Gestione del Processo Edilizio. Facoltà di Architettura Sapienza Università di Roma;

  • Supporto al RUP per la progettazione e verifica della Pianificazione Informativa del Concessionario Opera Strategica Provincia Autonoma Bolzano;

  • Supporto al RUP per redazione di capitolato informativo, criteri a base di gara, validazione, verifica e coordinamento dei modelli BIM, per Presidenza del Consiglio dei Ministri, Struttura di Missione per gli Anniversari di Interesse Nazionale;

  • Coordinatore Scientifico del Master BIM Facoltà di Architettura Sapienza Università di Roma;

  • Coordinatore Scientifico del Workshop 3D Modeling&BIM organizzato dalla Facoltà di Architettura Sapienza Università di Roma;

  • Ha svolto attività di Ricerca presso Consiglio Nazionale delle Ricerche – Istituto di Tecnologie Applicate ai Beni Culturali ed Istituto Applicazioni per il Calcolo;

  • Ha supportato Stazioni Appaltanti e Amministrazioni Concedenti, quali la Presidenza del Consiglio dei Ministri e la Provincia Autonoma di Bolzano nella definizione delle azioni necessarie alla adozione di metodi e strumenti BIM negli Appalti di progettazione e di esecuzione lavori e nelle Concessioni;


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