Nuovo grattacielo direzionale Gioia 22

Siamo a Milano: a due passi dal “Pirellone”, nella nuova zona direzionale di Porta Nuova, il vecchio edificio dell’INPS di via Melchiorre Gioia sarà presto sostituito dal nuovo grattacielo futuristico Gioia 22 che arricchirà lo skyline del capoluogo lombardo. Progettato dall’architetto Gregg Jones dello studio di Pelli Clarke Pelli, per conto della società committente COIMA Sgr, Gioia 22 sarà tra i più tecnologici ed eco-sostenibili mai costruiti prima in Italia.

La società di Ingegneria Mpartner si è occupata del coordinamento generale della progettazione dalla preliminare, esecutiva e definitiva, della progettazione esecutiva architettonica e del BIM management.

Il progetto
Il progetto riguarda lo sviluppo di una torre di 25 livelli (di cui 23 piani ad uffici) oltre a 4 piani interrati. La destinazione dell’edificio è terziaria, con una parte di spazi commerciali/espositivi, oltreché di spazi ricreativi a servizio degli uffici, ai piani terra e primo.

La superficie totale costruita sarà di circa 30.000 m2, con una media di 1.100 m2 per piano. I piani interrati ospiteranno 11.400 m2 di parcheggio, circa 3.500 m2 di locali tecnici/impianti, circa 1.700 m2 di magazzini, per un totale di 46.600 m2.

La struttura fuori terra è composta da un basamento di due piani chiamata “Podio”, che ospita la lobby principale a doppia altezza e gli spazi commerciali/espositivi con vista sulla piazza esterna. L’area esterna prevede percorsi, spazi pubblici ed aree di sosta, in diretta connessione con il piano terra dell’edificio. Al di sopra del Podio vi è un’ampia terrazza, accessibile dal secondo piano, oltre il quale si sviluppa la Torre vera e propria, con i piani ad ufficio che si allargano in pianta man mano che si sale verso la copertura dell’edificio.

L’edificio è orientato lungo l’asse principale nord-sud e presenta una pianta irregolare, che si può considerare divisa in due parti: la parte di edificio posta verso nord, contenente anche il core con le distribuzioni verticali, mantiene la propria dimensione invariata a tutti i piani uffici (dal livello L03 al livello L23) mentre la parte di edificio posta verso sud si allunga e si sposta in pianta, a partire dal terzo piano, generando superfici di pavimento differenti per ogni piano e determinando uno sviluppo inclinato di alcune facciate: le facciate est (a sporgere) e quella ovest (rientrare) sono parallele tra loro ed inclinate di circa 4 gradi, la facciata sud è inclinata (a sporgere) di circa 7 gradi.

Efficienza, qualità e controllo costi
Il nuovo edificio di via Gioia 22 si pone come esempio di concezione avanzata del progettare e del costruire, decisamente innovativa per il contesto italiano, in quanto realizza una sostanziale integrazione degli aspetti di efficienza distributiva ed energetica, di qualità interna e ed esterna, nel rapporto col contesto; nello stesso tempo il progetto presenta una particolare attenzione nel controllo dei costi sia di costruzione sia di gestione dell’edificio.

Nel progetto è previsto di utilizzare moderni sistemi di produzione autonoma di energia (acqua di falda, energia solare), significativi interventi passivi per la riduzione dei consumi (sistemi schermanti, bassa trasmittanza ed alta inerzia termica degli involucri), impianti ad alta efficienza questo garantendo anche un’alta qualità architettonica degli spazi, grazie all’ottima fruibilità interna, alla presenza delle lobbies di rappresentanza, alle postazioni di lavoro poste tutte in posizioni privilegiate sia per la luminosità sia per la percezione visiva.

Nello sviluppo del progetto è stata posta particolare attenzione al contenimento di costi nelle opere che non impattano sulle prestazioni dell’edificio (contenimento delle profondità di scavo, attento studio delle distribuzioni dei piani fuori terra così come nelle aree interrate, ottimizzazione delle finiture interne) al fine di garantire la possibilità di effettuare le migliori scelte dal punto di vista architettonico e prestazionale sulle facciate e sull’efficienza degli impianti e dei sistemi di contenimento energetico.

Le attività in ambito BIM
Per questo progetto è sviluppato il modello durante tutte le fasi dalla progettazione preliminare alla definitiva, fino all’esecutiva. “Il BIM e i programmi di modellazione parametrica – racconta l’Arch. Daniela Franzosi di Mpartner hanno consentito all’intero team di progettazione di sviluppare un progetto coordinato che potesse essere continuamente adattato alle nuove informazioni e allo sviluppo del design. È emerso un processo dialettico che consente ai progettisti di testare e riscontrare immediatamente le possibili interferenze e modificare il progetto in tempo reale. Ad esempio, un lieve cambiamento della facciata potrebbe comportare una rimodellazione delle piante del pavimento, che a sua volta potrebbe causare modifiche alla facciata. Il processo ha permesso di simulare continuamente il progetto, trovando le soluzioni migliori”. I vantaggi dell’utilizzo del “computational design” sono stati immediatamente evidenti all’intero team di progettazione. “Nell’affrontare questo progetto – prosegue l’Arch. Franzosi – non abbiamo solo voluto ottenere un ‘bel modello 3D’ da mostrare al cliente finale, ma un lavoro di coordinamento e condivisione di tutte le informazioni in ogni fase di progettazione che fossero utili in fase di costruzione e, una volta costruito l’edificio, che possano essere utilizzati per la gestione delle strutture”.

Attraverso l’utilizzo del Revit Add-In “Worksharing Monitor per Autodesk Revit” è stato possibile mantenere sempre sotto controllo l’intero flusso di lavoro in modo che più utenti possano lavorare nello stesso tempo su una disciplina diversa. Anche l’uso di Dynamo, è stato di grande aiuto nel mantenere sotto controllo le informazioni. “All’interno dei modelli BIM – specifica l’Arch. Franzosi -, a ciascun elemento parametrico è stato assegnato un codice WBS che consentiva di indirizzare i dati in modo più sicuro. Il processo implementato per questo progetto prevede che parallelamente alla costruzione fisica dell’edificio, un gemello digitale venga implementato seguendo i modelli realizzati nelle precedenti fasi di progettazione. Alla fine del processo, il cliente avrà entrambi i modelli, e quello digitalesarà utilizzato per le finalità di Facility e Property Management”.

La società di Ingegneria
Mpartner è una società di “Project and Construction Management” costituitasi nel 2005 dall’unione di competenze professionali differenti provenienti da studi di progettazione, imprese di costruzioni, società d’ingegneria. Nasce per la gestione e la realizzazione di interventi complessi e di particolare prestigio; ha partecipato ai progetti più significativi che hanno cambiato lo skyline della città di Milano fra i quali il Grattacielo Unicredit e il Bosco Verticale nell’area di Porta Nuova, Torre Allianz Isozaki nell’area CityLife. Il know how acquisito ha reso Mpartner una Società di grande flessibilità organizzativa, che offre servizi nei campi dell’edilizia civile, industriale, impiantistica e delle costruzioni, per sviluppare il processo edilizio dalle fasi iniziali fino alla costruzione, con un approccio concreto e pragmatico mirato all’obiettivo finale della realizzazione dell’edificio. Il processo integrato della fase progettuale e gestionale si è evoluto nel corso degli anni anche attraverso l’investimento fatto nella gestione parametrica attraverso il Building Information Modelling. Pertanto Mpartner si è strutturata per poter implementare la metodologia BIM, dal 3D fino alla gestione dei progetti costruttivi di cantiere e il Facility (7D). Ad oggi conta oltre 70 professionisti tra cui 25 progettisti BIM.

Il progetto in breve
Gioia22
Luogo: Milano
Area di progetto: 46.600 m2
Committente: COIMA sgr
Progetto architettonico: Arch. Gregg Jones – Pelli Clarke Pelli Architects
Country partner architects: Caputo Partnership International
Coordinamento progetto esecutivo e BIM management: Mpartner srl
Progettazione strutturale: MSC Associati
MEP design: Ariatta Ingegneria dei Sistemi
Landscape: Land Italia srl
Quantity surveyor: J&A Consultants srl
Progettazione antincendio: GAe Engineering
Entitlement consultant: Arch. Gian Carlo Bianchi Janetti
Consulente sostenibilità: Transsolar Energietechnik gmbh
Consulente facciata: Faces Engineering srl
Consulente geotermico: Studio Idrogeotecnico srl
Interiors: COIMA image

 

mm

Giornalista professionista della redazione di BIMportale, dopo i primi anni a rincorrere notizie di cronaca e attualità ha deciso di fermarsi per seguire più da vicino il mondo dell’architettura e del design. Collabora con diverse testate di questo settore alla ricerca di progetti e nuove iniziative da raccontare e descrivere con una particolare attenzione alle idee più innovative approfondendo anche tematiche legante al rispetto dell’ambiente e alle fonti rinnovabili.


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