Il Velodromo di Spresiano

Un BIM Manager, tre BIM Coordinator e 25 BIM Specialist hanno lavorato all’ambizioso progetto, firmato BMS Progetti, del primo velodromo coperto omologato per manifestazioni ciclistiche internazionali che sorgerà a Spresiano (Tv) entro la fine del 2019.
La progettazione integrata – sviluppata in ambiente BIM Open, integrando software Autodesk come Revit e Navisworks, con STR Vision CPM di TeamSystem – e una puntuale attività di comunicazione e gestione dei molteplici stakeholder hanno permesso a BMS di completare nei tempi previsti l’iter progettuale.

Un primato in Italia
Quello di Spresiano, in provincia di Treviso, sarà il primo velodromo italiano coperto, di 1a categoria, con capienza fino a 6.000 spettatori. Questo traguardo permetterà al paese, da sempre “culla” della disciplina ciclistica, di candidarsi all’organizzazione di un Mondiale su pista, permettendo al territorio trevigiano di esprimere le molteplici potenzialità e potersi promuovere al di fuori dei confini nazionali.
L’iniziativa ha visto BMS Progetti protagonista fin dai primi sviluppi. E’ stato il suo progetto preliminare integrato ad aggiudicarsi con la proposta di Project Financing dell’impresa Pessina Costruzioni SpA, a dicembre 2016, il bando di gara promosso dalla Federazione Ciclistica Italiana.
La successiva firma della convenzione di concessione fra la FCI e Pessina Costruzioni ha garantito a quest’ultima di poter procedere alla progettazione, alla costruzione e alla gestione della struttura per un periodo di 50 anni.
La progettazione definitiva ed esecutiva è stata sviluppata da BMS Progetti, che ha integrato le richieste espresse da C.O.N.I., F.C.I. e Federazione Ciclistica Internazionale ai fini dell’ottenimento delle omologazioni dell’impianto sportivo con la necessità di rispettare gli obiettivi prestazionali tempistici ed economici definiti in fase di gara.

Il progetto
Il velodromo, sorgendo a una quota inferiore rispetto al piano stradale, riesce a inserirsi nel contesto in modo discreto, grazie anche alla presenza di terrapieni verdi che occultano parzialmente il volume del basamento. Il basso impatto percettivo è interrotto dalla presenza di due imponenti monoliti in calcestruzzo armato che, prima ancora di essere identificati come elementi strutturali fondamentali per il sostegno della copertura, si proiettano simbolicamente verso il cielo come totem identificativi.
Le facciate dell’edificio sono trattate in modi distinti per i due volumi principali. Il basamento, attraverso l’uso di un calcestruzzo armato facciavista, si configura come un elemento monolitico che emerge dal terreno; il volume superiore, più dinamico, è rivestito da una lamiera metallica a doghe verticali e crea un gioco di luci e ombre che movimenta la facciata.
La geometria complessa dell’involucro edilizio è stata gestita attraverso la modellazione computazionale con Dynamo. Il posizionamento dei pannelli, creati come famiglia adattiva basata su quattro punti, è stato ottimizzato tramite uno script che aveva come vincoli parametrici le regole costruttive imposte dal fornitore dei pannelli ipotizzati. Le tecnologie digitali hanno inoltre permesso lo studio di più soluzioni progettuali. L’organizzazione funzionale degli spazi interni nasce dalla definizione di tre elementi chiave del progetto: la pista e la sua visibilità, la separazione dei flussi e l’organizzazione di spazi flessibili e riconfigurabili. Queste esigenze trovano la loro sintesi nel progetto, il quale coordina e integra anche le stringenti prescrizioni normative per i luoghi di pubblico spettacolo. Anche in questo caso l’utilizzo di Dynamo ha garantito la realizzazione di un layout ottimale, verificando le diverse opzioni secondo vincoli, normativi e spaziali, parametrizzati.
Il design dell’intero velodromo prevede l’uso di soluzioni e materiali ad alta tecnologia che garantiscono un’elevata sostenibilità e affidabilità, con l’intento di sviluppare un manufatto performante che duri nel tempo.

Tecnologie strutturali e impiantistiche
La quasi totalità delle opere interrate e fuori terra è realizzata in calcestruzzo armato, mentre la struttura metallica posta a coronamento sarà in acciaio.
Il grande volume interno, senza elementi di sostegno intermedi, ha richiesto lo studio di una struttura reticolare spaziale strallata la cui analisi è stata sviluppata in campo statico e dinamico con modellazioni numeriche lineari e non. La geometria complessa della copertura reticolare spaziale è stata importata dal modello di calcolo strutturale nel software di modellazione BIM attraverso l’impiego di Dynamo e di Excel. Questa volta il software di programmazione grafica è stato utilizzato come ponte per trasferire in Revit le informazioni utili per procedere con i disegni di dettaglio delle carpenterie metalliche. La progettazione BIM e la modellazione, spinta fino ai singoli nodi, ha consentito di coordinare le molteplici interazioni, soprattutto con i sistemi impiantistici che sono distribuiti in copertura.
Viceversa la modellazione della struttura in elevazione è avvenuta in contemporanea alla composizione architettonica in ambiente Revit ed è stata esportata tramite Dynamo nel software di calcolo strutturale per le opportune verifiche dimensionali, ottimizzando i tempi di modellazione. Analisi avanzate di fluidodinamica e illuminotecniche eseguite con il software IES hanno permesso, importando il modello sviluppato in Revit e le sue informazioni (orientamento dell’edificio, involucro opaco e trasparente, materiali e trasmittanza termica delle soluzioni tecnologiche adottate, disposizione e illuminazione naturale degli spazi), di verificare passo passo le diverse soluzioni progettuali al fine di rispettare gli elevati standard di qualità dell’aria e visibilità. L’impiego di Magicad ha garantito l’inserimento nel modello BIM impiantistico di famiglie complesse complete di tutte le caratteristiche tecniche utili alle verifiche del funzionamento degli impianti. Tra queste, le macchine rooftop ad alta efficienza, così come i diffusori di mandata ad alta induzione per altezze elevate, si identificano come elementi qualificanti dell’impianto di gestione dell’aria.

L’approccio BIM di BMS Progetti
Da circa 10 anni BMS Progetti ha avvicinato il mondo BIM con una progressione che ha portato negli ultimi 5 anni a un approccio globale e integrato, dal concept allo sviluppo dei progetti esecutivi. L’attività BIM per il velodromo di Spresiano è nata per una proposta di BMS Progetti al cliente, è stata coordinata dal BIM Execution Plan e ha visto coinvolti il Project Leader con il suo staff, i responsabili di divisione, un BIM Manager, tre BIM Coordinator e venticinque BIM Specialist, tutti con il comune obiettivo di sviluppare un edificio di eccellenza in Italia.
La procedura di collaborazione individuata è stata quella di un modello federato, composto da almeno un file per disciplina, in worksharing costante su uno spazio dedicato ad uso interno del team di progetto. Gli usi BIM dei modelli, Design Authoring, Model Review, 3D Coordination e Cost Estimation, si sono attuati grazie all’uso di software specifici, tra cui Navisworks, Dynamo, STR Vision, IES, Cham-Phoenics e altri ancora, che hanno permesso di gestire il coordinamento interdisciplinare, di effettuare le analisi numeriche specialistiche, di sviluppare in modo dinamico i computi delle opere a progetto e di predisporre un modello con grandi potenzialità per la futura gestione immobiliare del complesso.

Il progetto in breve
Luogo: Spresiano (Treviso)
Superficie complessiva del velodromo: 29.870 metri quadrati
Sedime: 84.236 metri quadrati
Superficie coperta : 14.730 metri quadrati
Capienza: fino a 6.000 spettatori
Sviluppo medio della pista : 250 metri
Peso delle carpenterie metalliche di copertura: 1.250 tonnellate
Costo: 24.000.000 €
Progettisti: BMS Progetti
Impresa costruttrice: Pessina Costruzioni SpA
Anno: 2017 – in corso

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BIMportale Progetti - Velodromo di Spresiano
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BIMportale Progetti - Velodromo di Spresiano
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Un BIM Manager, 3 BIM Coordinator e 25 BIM Specialist hanno lavorato all’ambizioso progetto, firmato BMS, del primo velodromo coperto omologato per manifestazioni ciclistiche internazionali che sorgerà a Spresiano (Tv) entro la fine del 2019.
Author

Laureato in Architettura al Politecnico di Torino nel 2011, giornalista della redazione di BIMportale, lavora come freelance presso il quotidiano torinese CronacaQui e il Giornale dell’Architettura. Si è formato nello studio dell’architetto Ricardo Bofill a Barcellona partecipando alla realizzazione di progetti internazionali. Si è occupato di progettazione esecutiva, pianificazione urbana, comunicazione grafica ed editoriale e della realizzazione di comunicati stampa presso lo studio Rolla di Torino e ha lavorato come designer, project manager e tecnico commerciale.


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