Cineum Cannes

È un progetto decisamente suggestivo quello del nuovo Cineum, nel quartiere de La Bocca a Cannes, firmato dall’architetto Rudy Ricciotti. Oltre alle 12 sale di proiezione e ai 2.450 posti che offre questo nuovo spazio per il cinema, in questo centro verranno proposte molte altre attività parallele: ristoranti, galleria espositiva, centro di realtà virtuale, ecc. Un luogo quindi che mira a riunire generazioni e gusti diversi sotto la sua cupola di cemento bianco.
Ubicato nel centro di Cannes, questo singolare edificio in cemento grezzo sembra quasi un “iceberg” che galleggia nella città mediterranea. All’interno, l’atmosfera industriale è rafforzata da una decorazione minimalista e dai giochi di luce lungo i corridoi illuminati dai neon. Al primo piano uno spazio sarà interamente dedicato alla realtà virtuale, mentre al piano terra uno spazio espositivo di 500 metri quadrati è dedicato alle arti visive.
Lo studio Ricciotti ha progettato il Cineum tenendo conto dell’ubicazione geografica del progetto, delle esigenze specifiche del programma e della tipologia dell’edificio. Si tratta di un edificio realizzato nell’ambito dello ZAC de la Bastide Rouge, progettato per qualificare al meglio l’ingresso alla città di Cannes. Oggi, intorno al sito, sono presenti principalmente edifici nella zona di attività, cioè edifici di basso valore architettonico opaco, così come l’aeroporto. Si trattava quindi di offrire una volumetria che raccontasse una storia fuori da questa banalità e presentasse una scrittura ricca e sensibile. Essendo un cinema un edificio essenzialmente chiuso, il lavoro si è naturalmente concentrato sulla progettazione di una facciata dinamica. L’espressione frattale delle facciate minerali in calcestruzzi ultra-performanti offre molteplici sfaccettature all’edificio nel corso delle ore del giorno e delle stagioni. Le ombre proiettate rivelano la plasticità del volume della giornata e offrono diversi livelli di lettura come una gemma, un oggetto minerale singolare e multiplo.

Una visione innovativa
Un aspetto che rende speciale il luogo è l’eccezionale qualità del suono e dell’immagine offerta dalle sale del Cineum. Il Cineum di Cannes offre agli spettatori il meglio dell’esperienza cinematografica: dispone di un’offerta tecnologica ricca e innovativa, con partnership sia con brand celebrati (IMAX, DTS, Dolby, Screen X) che con giovani aziende tecnologiche europee, come la finlandese Flexound, o la francese Delair Labs, con cui il Cineum ha progettato un nuovo concetto di cinema premium, la citata sala “Aurore”. A differenza dei cinema tradizionali, l’onda sonora di Aurore viene prodotta non dietro ma davanti allo schermo, per una sensazione di immersione nel film ancora maggiore che in qualsiasi altra sala di proiezione. Cineum Cannes è il primo cinema in Francia dotato di un suono coinvolgente al 100% e uno degli unici due cinema francesi dotati di proiezione laser al 100%. Ognuna delle 12 sale soddisfa elevati criteri di comfort e garantisce a ogni spettatore un’esperienza cinematografica ottimale, degna della capitale europea del cinema.

I calcestruzzi speciali
La sfida principale del progetto è stata la progettazione dei pilastri della facciata in BFUP (o UHPC, Ultra High Performance Concrete in inglese) sulle pareti di cemento. Per le strutture sono stati utilizzati i calcestruzzi di nuova generazione BFUP. Denominata BFUP (acronimo di Bétons Fibrés Ultra Performants, calcestruzzi fibrorinforzati ultra-performanti), si tratta di una nuova tipologia di calcestruzzo. Le caratteristiche consentono di prevedere nuove applicazioni per il calcestruzzo: struttura snella, sigillatura, protezione contro gli attacchi chimici. Alla scala microscopica, l’ottimizzazione dell’impilamento granulare conferisce alla matrice cementizia una perfetta compattezza.
Il primo corollario di questa fondamentale proprietà è l’elevatissima resistenza alla compressione del calcestruzzo. Inoltre l’aggiunta di fibre permette di ottenere un materiale resistente e duttile anche in tensione. Il secondo corollario è la porosità connessa zero. È impossibile per qualsiasi elemento chimico attraversare le pareti di una struttura BFUP per capillarità, che è quindi a tenuta stagna. Forma una barriera chimica all’acqua, agli spruzzi ea tutti gli attacchi chimici. È quindi estremamente durevole e non richiede manutenzione, a differenza dell’acciaio.
Per questo, è stato svolto un coordinamento tecnico significativo con lo studio di architettura per posizionare al meglio i pilastri del pannello. La complessità corrisponde anche alla geometria e alla direzione dei pannelli. È stato necessario progettare un dispositivo di fissaggio tra l calcestruzzo ultra-performante e la struttura per fornire diversi gradi di spazio.
Per queste attività è stato utilizzato il software BIM Tekla Structures, che ha permesso di lavorare con diverse società di project management attraverso la collaborazione su file IFC. Attraverso Tekla BIMsight, poi, sono stati coordinati gli incontri con i vari appaltatori e identificato diverse interferenze di progetto.

La modellazione dell’involucro
La facciata è stata logicamente identificata dallo studio di progettazione architettonica come l’elemento di maggiore complessità. Dati i vincoli strutturali, di fabbricazione e di installazione, il tema di progetto doveva essere in grado di analizzare ciascuno dei pannelli per scoprire se le dimensioni e le posizioni fossero compatibili con le ipotesi progettuali.
Antoine Lallement, architetto progettista presso lo studio Rudy Ricciotti, spiega: “La facciata è stata modellata con il software Rhino abbinato al plug-in Grasshopper. I parametri di input per la parte di programma erano dati legati essenzialmente alla fattibilità dei pannelli stessi. Infatti, per motivi di trasporto, i pannelli BFUP non possono misurare più di quattro metri di altezza geometrica, che è la dimensione massima di un vettore, e per ragioni di peso, i pannelli non devono superare gli otto metri. La programmazione quindi ci ha aiutato principalmente a padroneggiare questi due dati per tutti i 500 elementi che compongono l’involucro del Cineum”.
Il modello realizzato in 3D con Rhinoceros 3D non era configurato per consentire l’esportazione in IFC. Si è quindi optato per un’esportazione dwg 3D successivamente importata in Revit che fungeva da supporto per la mappatura dei componenti adattivi che rappresentano ciascuno dei pannelli. L’utilizzo di Dynamo è stato fondamentale per automatizzare questo lavoro, e ha anche permesso di calcolare e compilare automaticamente le caratteristiche geometriche dei pannelli. I dati sono stati condivisi tra gli attori con A360.
Questo processo ha permesso di affrontare diverse problematiche: l’identificazione cromatica dei pannelli che non rispettava i criteri determinati dal committente; l’inclinazione troppo pronunciata dal punto di vista della diffusione dei carichi; angoli troppo acuti o fragili; dimensioni fuori sagoma per il trasporto; ecc.

 

Tutto il progetto
Cineum
Tipologia: Edilizia commerciale
Luogo: Cannes (Francia)
Committente: Cardinal Edifice Sud
Progetto architettonico: Rudy Ricciotti Architecte
General Contractor: Cardinal Edifice
Strutture: Riviera Concrete
Acciaio e coperture: UELD
Scale esterne e pilastri UHPC: SEEI Engineering
BFUP/UHPC: Lamoureux et Ricciotti
Project Management: Veritas

 

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Lavoro nel settore della comunicazione b2b da alcuni anni sia per testate giornalistiche che agenzie di comunicazione. Focus della mia attività è il confronto quotidiano con le nuove modalità di gestione ed elaborazione delle informazioni, le nuove tecnologie digitali, le trasformazioni in corso nelle professioni e nell’industria.


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