Non è strettamente una notizia BIM, ma la segnaliamo in quanto potrebbe avere importanti ricadute sul mercato complessivo del building: il Decreto Rilancio approvato il 13 maggio dal Consiglio dei Ministri introduce importanti novità per le ristrutturazioni edilizie, in particolare per i lavori di efficientamento energetico o prevenzione antisismica. L’articolo 128 del Decreto, “Incentivi per efficientemente energetico, Sismabonus, fotovoltaico e colonnine di ricarica di veicoli elettrici”, prevede una detrazione fiscale al 110% per i lavori effettuati dal primo luglio 2020 al 31 dicembre 2021. Potranno accedere all’incentivo sia i condomini sia chi vive in singole unità immobiliari adibite ad abitazione principale. L’incentivo non vale, quindi, per le seconde abitazioni. Per ottenere il superbonus non ci sarà un requisito di reddito.
Chi effettua lavori di efficientamento energetico e di riduzione del rischio sismico si vedrà restituire tutta la cifra spesa (più un importo aggiuntivo) in cinque quote di pari importo. L’agevolazione sarà fruibile come detrazione fiscale oppure come sconto in fattura con cessione del credito all’impresa che ha realizzato i lavori o a banche o ad altri intermediari finanziari. L’aliquota del 110% vale per una serie di interventi attualmente già previsti per l’Ecobonus e il Sismabonus, con l’aggiunta di due tipologie importanti di interventi: il fotovoltaico e l’acquisto di accumulatori e colonnine ricarica per auto elettriche. Rientrano, ad esempio, gli interventi di isolamento termico delle superfici opache verticali e orizzontali. La detrazione vale per spese non superiori a 60mila euro e la cifra può essere moltiplicata per il numero delle unità immobiliari.
La detrazione riguarda poi gli interventi sulle parti comuni degli edifici per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con impianti centralizzati per il riscaldamento o per la fornitura di acqua calda sanitaria a condensazione. In questo caso la spesa massima ammissibile è di euro 30mila, moltiplicato per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio. Rientrano anche gli interventi sugli edifici unifamiliari per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con impianti per il riscaldamento a pompa di calore. Sono inclusi gli impianti ibridi o geotermici, anche abbinati all’installazione di impianti fotovoltaici e gli impianti di microcogenerazione. La spesa massima è di 30mila euro.
Per quanto riguarda l’installazione di impianti solari fotovoltaici connessi alla rete elettrica, la detrazione varrà per il 110% per una spesa massima di 48mila euro. I lavori potranno essere effettuati su condomini o prime case, a patto che l’intervento sia realizzato congiuntamente a quelli elencati in precedenza. Anche per l’installazione di infrastrutture per la ricarica dei veicoli elettrici negli edifici, la detrazione varrà al 110% se abbinata ad altri interventi previsti dall’Ecobonus.
Sarà possibile accedere alle detrazioni con un miglioramento di almeno due classi energetiche dell’edificio. O, comunque, qualora questo non sia possibile, è necessario che si arrivi alla classe energetica più alta.