Nuovo stabilimento EVO Bonfiglioli

Approccio multidisciplinare e innovazione tecnologica caratterizzano il progetto realizzato dallo studio Open Project per Bonfiglioli Riduttori SpA.

Il progetto
Ultimata nel 2020, l’opera rappresenta la summa dei principi fondamentali che lo studio  Open Project mette al centro della propria ricerca e attività, progettando e realizzando uno spazio che è sia fabbrica sia centro direzionale di una Business Unit dell’azienda Bonfiglioli Riduttori SpA. Alla base dell’opera c’è l’intenzione di mettere a dialogo innovazione e qualità della vita, creando uno spazio che da un lato migliori i cicli produttivi,

Bonfiglioli Evo
Progetto: Open Project
Foto Copyright Andrea Brintazzoli

dall’altro sia un workspace in cui il personale possa sentirsi parte fondamentale dell’azienda, possa muoversi in un ambiente libero da barriere fra funzioni e ruoli differenti, in cui una visione orizzontale del lavoro restituisca a ogni singolo dipendente la centralità della propria attività. Si fa strada così una concezione del tutto nuova di fabbrica, non più un corpo slegato dagli uffici e dall’headquarter e un luogo alienante in cui è confinata parte della forza lavoro, invece un elemento integrante dell’identità e della funzionalità aziendale, in continuità visiva e fisica con essa. Solo una parete vetrata, infatti, separa gli uffici dall’area produttiva, la cui attività è ben visibile dalle sale.
L’integrazione fra reparti differenti avviene non solo visivamente ma anche in maniera funzionale dal momento che, grazie a una passerella sospesa che attraversa la fabbrica, dagli uffici si raggiunge il settore ricerca e sviluppo. Il progetto di interior conferma l’intento di realizzare ambienti che puntano alla collaborazione, all’integrazione, alla condivisione, con spazi concepiti come un’unica unità anche quando sono separati. Negli uffici ogni impedimento allo sguardo è eliminato, sia nelle

Bonfiglioli Evo
Progetto: Open Project
Foto Copyright Andrea Brintazzoli

divisioni fra ambienti, che fanno uso di pareti interne vetrate, sia nella scelta degli arredi, che privilegiano lockers bassi in uso condiviso ai tradizionali storage personali, sia nell’uso di mobili multifunzione. Uno spazio omogeneo che rende il workflow fluido e dà piena flessibilità agli ambienti, una scelta questa rivelatasi particolarmente lungimirante nel periodo immediatamente successivo al completamento dell’opera, con le esigenze di distanziamento e sanificazione imposte dalla pandemia. Ambienti ampi, arredi versatili, salubrità e tuttavia nessun sacrificio in termini di privacy e di ricercatezza estetica -entrambe garantite dagli spazi riservati dei phone booths e dalle tende regolabili- così come di relax -grazie alle aree lounge con dominanti di colori viola e arancione per metterne in evidenza la funzione, zone conversazione dotate di sedute fitoformi e tappeti verde lime che richiamano gli spazi esterni.
Lo stesso legame visivo della fabbrica con gli spazi naturali circostanti e con le altre aree dell’azienda realizzano non solo a livello simbolico ma anche fattivamente un nuovo tipo di centro produttivo, integrato nell’ambiente circostante e non più isolato, che al contempo è spazio operativo, headquarter e vetrina del prodotto. La fabbrica diventa

Bonfiglioli Evo
Progetto: Open Project
Foto Copyright Andrea Brintazzoli

così un luogo di innovazione, un hub di ricerca e sviluppo, in cui la tecnologia è al servizio dell’individuo, che svolge un lavoro altamente qualificato e riconosciuto. Una realizzazione in cui la funzionalità della fabbrica non viene mai prima del piacere di vivere lo spazio di lavoro e della bellezza di cui circondarsi. Un edificio Nzeb ad altissima prestazione energetica, pensato per le persone, progettato per l’innovazione.

L’approccio BIM al progetto
“La progettazione e la costruzione” – racconta l’Ing. Giacomo Bergonzoni, BIM Manager di Open Project – “è stata sviluppata in BIM e questo ci ha aiutato a gestire la complessità della realizzazione progettuale e del coordinamento. In questo progetto abbiamo anche sperimentato l’integrazione del modello BIM con un software di Enterprise Asset Management per la gestione e manutenzione dell’immobile”.
“Non puntiamo solo a stupire”
–afferma Maurizio Piolanti, alla guida dello studio Open Project  insieme a Francesco Conserva “la nostra sfida è realizzare un concept accattivante, accompagnando la committenza in tutte le fasi dello sviluppo progettuale, guidandola nelle sue scelte, per ottenere un edificio che risponda alle sue esigenze; per farlo utilizziamo un gruppo consolidato di specialisti e portiamo avanti un lavoro costante di ricerca e di applicazione delle tecnologie digitali”.

Lo studio di progettazione
Lo studio Open Project, con sede a Bologna, dalla sua fondazione nel 1984 a oggi, conta numerosi progetti di rilievo del panorama nazionale e internazionale, assestandosi tra i primi 30 posti per fatturato nella classifica del Sole 24Ore degli studi di architettura in Italia.

Il progetto
Tipologia: Stabilimento produttivo Nzeb (Nearly Zero Energy Building)
Luogo: Calderara di Reno (BO)
Committente: Bonfiglioli Riduttori SpA
Progettazione: Open Project
Arredi: Paolo Castelli SpA
Illuminazione: Zumtobel
Rivestimenti: Cotto d’Este e Lea Ceramiche
Superficie: 50mila m²
Anno: 2020

Foto: Andrea Brintazzoli

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Giornalista professionista della redazione di BIMportale, dopo i primi anni a rincorrere notizie di cronaca e attualità ha deciso di fermarsi per seguire più da vicino il mondo dell’architettura e del design. Collabora con diverse testate di questo settore alla ricerca di progetti e nuove iniziative da raccontare e descrivere con una particolare attenzione alle idee più innovative approfondendo anche tematiche legante al rispetto dell’ambiente e alle fonti rinnovabili.


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