E’ online dall’8 giugno sul sito di ANAC la consultazione per l’aggiornamento delle Linee guida n. 1 “Indirizzi generali sull’affidamento dei servizi attinenti all’architettura e all’ingegneria aggiornate al d.lgs. n. 56 del 19/4/2017”, pubblicate con delibera 21 febbraio 2018, n. 138 (Gazzetta Ufficiale 23/03/2018, n. 69). La consultazione, cui sarà possibile partecipare fino al 9 luglio, fa seguito alla pubblicazione del Decreto n. 560 recante (il cosiddetto “Decreto BIM) e la legge n. 172 del 4 dicembre 2017 che ha espressamente introdotto l’istituto dell’equo compenso per le prestazioni rese dai professionisti in esecuzione di incarichi conferiti verso la pubblica amministrazione. La consultazione si focalizza in particolare sull’utilizzo di metodologie e strumenti digitali come quelli di modellazione nelle procedure di affidamento dei servizi di architettura e ingegneria e sul sopra citato equo compenso.
Il documento è articolato in uno schema di Linee guida, da integrare opportunamente nelle Linee guida n. 1, e in una nota esplicativa in cui sono illustrate le ragioni delle scelte proposte e sono contenute domande rivolte ai partecipanti alla consultazione, che sono ovviamente liberi di proporre ulteriori valutazioni in merito alle indicazioni del documento di consultazione. Obiettivo della consultazione è quello di integrare le previsioni del decreto n. 560 con indicazioni prettamente operative riguardo alle procedure di affidamento di servizi attinenti all’ingegneria e all’architettura con il ricorso all’uso di metodi e strumenti elettronici specifici, ritenendo che le stesse possano costituire un valido supporto per gli operatori del settore. Indicazioni che, ovviamente, in assenza di una specifica previsione al riguardo nel Codice dei contratti pubblici, sono da ritenersi interpretative e non vincolanti.
Per quanto riguarda in particolare l’equo compenso, al fine di ridurre il ricorso a ribassi eccessivi rispetto al prezzo a base di gara, nell’ambito dell’offerta economicamente più vantaggiosa, per l’attribuzione dei punteggi relativi al criterio del prezzo, il documento suggerisce di ricorrere alla formula bilineare in luogo del ricorso alla formula classica dell’interpolazione lineare. L’equità del compenso, inoltre, deve essere valutata in relazione alla presenza nel contratto di clausole vessatorie che possono determinare un significativo squilibrio contrattuale a carico del professionista. Quanto invece all’utilizzo di strumenti digitali, il documento prescrive che Tutti i soggetti interni alla stazione appaltante che sono chiamati ad interfacciarsi con le attività connesse alla realizzazione dell’opera pubblica, dalla progettazione alla costruzione, quali il RUP, il direttore lavori, i direttori operativi, gli ispettori di cantiere, il coordinatore della sicurezza in fase di progettazione e di esecuzione, il collaudatore, devono essere in possesso di adeguate competenze con riferimento ai metodi e agli strumenti elettronici conseguite anche attraverso la frequenza, con profitto, di corsi di formazione in materia. Le suddette competenze sono necessarie anche per i soggetti chiamati alla verifica della progettazione, siano essi interni o esterni alla stazione appaltante.
Il documento in consultazione e il modulo da utilizzare per la presentazione di eventuali osservazioni sono disponibili a questo link.
