Più innovazione in arrivo per Italferr, società del gruppo Fs Italiane che per prima fra le realtà di ingegneria italiane ha conseguito la certificazione BIM per le attività di progettazione, procurement e direzione lavori. Lo rende noto la stessa Italferr spiegando che la certificazione è stata conferita da ICMQ, uno dei più importanti organismi di certificazione italiani operante nel settore dell’ingegneria e delle costruzioni.
“Questa metodologia, della quale Italferr è leader”, sottolinea l’amministratore delegato Carlo Carganico, “ci consente di essere un passo avanti rispetto ai nostri concorrenti e soprattutto di assicurare una progettazione più integrata a garanzia di una maggiore qualità, ma anche tempi più rapidi e costi più bassi rispetto all’intero ciclo di vita dell’opera. Si tratta di una metodologia che produce benefici per chi progetta, ma anche per l’utente finale. Si pensi ad esempio a una stazione ferroviaria: il BIM è fondamentale perché consente di effettuare una manutenzione più efficace e mirata a partire dal complesso di informazioni racchiuse all’interno del modello della stazione stessa, e questo genera vantaggi enormi ove l’approccio venisse esteso a un’intera infrastruttura ferroviaria o stradale”, spiega Italferr.
Restando sulla fattispecie di una stazione ferroviaria, “avendo disponibile il modello in BIM, basterebbe un semplice tablet per visualizzare in digitale il cantiere, verificare a che punto è il costruito, controllare in tempo reale lo stato di avanzamento della costruzione e monitorare lo stato delle realizzazioni apportando, se necessario, immediate azioni correttive”, continua Italferr che da subito si è dotata di una struttura interna dedicata al BIM, inserendo anche un BIM Manager tra le proprie figure professionali.
Italferr ha progettato in BIM alcune delle tratte più complesse in Italia, come quelle dell’Itinerario Napoli-Bari (Apice-Hirpinia, Hirpinia-Orsara e Orsara Bovino), l’impianto di manutenzione del materiale rotabile di Bologna, la riqualificazione degli edifici di Firenze Romito e il collegamento ferroviario fra la linea Venezia – Trieste e l’aeroporto Marco Polo di Venezia.
Il riconoscimento di questa competenza a opera del certificatore ICMQ nei confronti di Italferr, “costituisce un elemento di distinzione e di eccellenza sul mercato e pone la società in una posizione primaria nell’applicazione del Decreto n. 560/2017, il cosiddetto Decreto Bim (che prevede dal 2019 l’obbligo per le stazioni appaltanti di prevedere l’utilizzo del Building Information Modeling per tutti i lavori di importo superiore a cento milioni, e dal 2025, obbligo che poi verrà esteso agli appalti di importo inferiore fino a introdurre tale modalità in tutto il sistema dei lavori pubblici”, conclude Italferr.
