Le linee guida MIMS per la valutazione degli investimenti ferroviari

A ridosso della pausa di fine 2021, il Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (MIMS) ha varato le Linee guida operative per la valutazione degli investimenti ferroviari. Uno strumento che contribuisce ad arricchire di un nuovo importante tassello l’ampio puzzle relativo al quadro di riferimento per stazioni appaltanti e operatori pubblici e privati relativamente ai progetti di fattibilità nel settore infrastrutturale di gran lunga il più rilevante nell’ambito del PNRR.

Per il Presidente di AIS, l’Associazione Infrastrutture Sostenibili, Lorenzo Orsenigo, il provvedimento “recepisce e da concretezza di indicazioni e di indirizzo a quanto stabilito dall’Unione europea con il Regolamento a sostegno di una finanza sempre più sostenibile attraverso il concetto di ‘tassonomia’. In particolare, esso richiama esplicitamente il principio del ‘Do No Significant Harm’ (DNSH) ovvero del non creare danni all’ambiente che costituisce uno dei perni su cui ruota tutto il PNRR. La definizione dei criteri e degli indicatori di riferimento relativamente alla mitigazione e all’adattamento dei cambiamenti climatici diventano punti fermi per qualunque valutazione degli investimenti. Come con le Linee guida sul Progetto di fattibilità tecnico economica (PFTE) queste ultime rafforzano un quadro di riferimento destinato sempre più a caratterizzarsi nella definizione di strumenti oggettivi e trasparenti di valutazione, come i richiamati protocolli internazionali, in grado di rendere realmente misurabili le prestazioni e di conseguenza i risultati in termini di sostenibilità.

Le linee guida pongono altresì l’accento sulla sostenibilità sociale e richiamano esplicitamente i criteri ESG che, relativamente ad una infrastruttura ferroviaria, vuol dire accessibilità, ma anche attenzione alle ricadute in termini di sviluppo economico di un territorio.

La sostenibilità di un’infrastruttura per essere efficace e garantita” – aggiunge il Presidente Orsenigo – “non può non riguardare l’intera filiera coinvolta nel processo di progettazione e di costruzione. Il che vuol dire favorire una generale qualificazione dei diversi operatori in una prospettiva di sostenibilità. Ed è sotto questo punto di vista che l’acquisizione dei criteri ESG come indicatori di valutazione possono contribuire ad accelerare questo processo anche attraverso una diffusione delle Dichiarazioni non finanziarie collegate ai bilanci aziendali. Come AIS abbiamo da alcuni mesi avviato un gruppo di lavoro dedicato proprio a questi temi, con l’obiettivo di arrivare a definire e a condividere alcuni elementi comuni e allo stesso tempo invece specifici di ciascuna categoria di operatori, così da contribuire ad accelerare e ampliare, nel segno di una fattiva sostenibilità nell’agire quotidiano, l’offerta di chi opera nel settore delle infrastrutture.”

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Lavoro nel settore della comunicazione b2b da alcuni anni sia per testate giornalistiche che agenzie di comunicazione. Focus della mia attività è il confronto quotidiano con le nuove modalità di gestione ed elaborazione delle informazioni, le nuove tecnologie digitali, le trasformazioni in corso nelle professioni e nell’industria.


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