Una villetta a portata di smartphone

Per la realizzazione di una villetta privata, sicura dal punto di vista sismico ed energeticamente sostenibile, FLM Engineering di Fano (PU) ha scelto di utilizzare il BIM e di condividere il modello via smartphone, fin dalle fasi preliminari di progettazione, con la committenza e, successivamente, con gli altri attori della commessa. Il progetto “La tua casa a portata di smartphone”, realizzato dal BIM Specialist Giacomo Londei di FLM Engineering, in team con l’Ing. Paolo Faraoni di FLM Engineering, è stato premiato al concorso BIM&Digital Award 2020 nella catogoria “Progetti di edilizia di piccola dimensione”.

Il progetto architettonico
Il committente privato aveva posto dei quesiti ben definiti, scaturiti anche dagli eventi sismici del 2016: avere una casa sicura e resiliente, se soggetta ad azioni sismiche, efficientata energeticamente; dall’aspetto tradizionale e rispettosa del budget per la costruzione fissato a 200.000 €, con controllo dei costi in fase d’opera. L’edificio è stato realizzato con una struttura portante in acciaio con tamponamento a secco.
“La scelta di progetto nasce dalla necessità di soddisfare i bisogni del committente, abbiamo deciso di utilizzare la tecnologia a secco e una struttura metallica, per garantire la sicurezza dell’edificio: le azioni esterne che agiranno sulla struttura, comprese quelle sismiche, non devono rendere l’edificio inutilizzabile o insicuro. Le strutture devono essere resilienti e ancora efficienti dopo le perturbazioni dovute all’azione dei carichi esterni. L’obiettivo è stato raggiunto con l’impiego della struttura in acciaio. L’efficientamento energetico e il comfort abitativo devono essere garantiti e devono poter mantenere la loro efficienza e versatilità costante nel tempo. Abbiamo agito nel rispetto dei costi di costruzione; la versatilità e i criteri di economicità di gestione dell’edificio, i cicli di manutenzione, sono nel manuale di uso e manutenzione dell’edificio, che permette di verificare tutte le caratteristiche dei componenti. Il risultato è visibile nel modello BIM “as built”, o nel registro di cantiere in cui sono presenti tutte le fotografie scattate durante il corso di costruzione dell’immobile” spiegano i progettisti di FLM Engineering.
Il modello già dalla fase preliminare è stato reso disponibile sulla piattaforma Autodesk360, anche su smartphone, in modo che il committente potesse visualizzarlo ed essere consapevole delle scelte progettuali.

Il ruolo del BIM: tempi e costi certi e facility management
“L’utilizzo della metodologia BIM ha consentito in fase di progetto di coordinare la costruzione sia dal punto di vista del tempo, che della gestione delle risorse; infatti la progettazione di dettaglio ha garantito tempi certi di esecuzione. Ha consentito il controllo dei costi sia durante l’esecuzione che in fase finale. Tutto il sistema di progetto e di costruzione, inoltre, è la base per il facility management: ogni componente immesso nel modello contiene le informazioni sulla sua origine, il suo percorso produttivo; la prestazione che garantisce… in poche parole è identificata in ogni suo aspetto e ne è conosciuta la posizione nell’edificio costruito. Questo rappresenta una grande innovazione per il reperimento delle informazioni, sempre a disposizione e che in passato andavano perdute poiché custodite dalla sola memoria del muratore (ad esempio scarichi esterni, impianti meccanici o elettrici)”.
Il modello in fase di progetto è stato reso disponibile sulla piattaforma Autodesk360, anche su smartphone, in modo che il committente potesse visualizzarlo ed essere consapevole delle scelte progettuali. Successivamente il modello “as built” è stato reso disponibile anche ai manutentori con possibilità, a seguito di selezione del componente, di visualizzarne la scheda tecnica o il manuale di manutenzione.
Il committente, sensibile alle tematiche di LCA (dall’inglese Life Cycle Assessment, analisi del ciclo di vita), ha richiesto in fase di progetto, di modellare il deconstruction design e di effettuare valutazioni sul riciclo e riuso dei materiali provenienti dalla demolizione a fine vita dell’immobile. L’edificio realizzato è conosciuto in ogni componente, sono conosciuti i materiali impiegati, sono state analizzate le possibilità di riciclo (end of waste), riuso o smaltimento dei rifiuti con le tecnologie disponibili.
La metodologia BIM ha consentito di rispettare i tempi e i costi che erano stati prefissati.
Per quanto concerne il costo di costruzione, lo scarto tra quanto preventivato in fase di contratto e il consuntivo finale è stato dell’ordine dello 0,5%.
Le previsioni di costo di gestione e di manutenzione del fabbricato sono state centrate e il risparmio energetico globale del fabbricato è rientrato ampiamente nelle previsione dei costi.
I software BIM utilizzati sono stati: Autodesk Revit, Graitec Advanced Steel, Concrete, MC4, Naviswork, TwinMotion.

Il progetto in breve
Tipologia: edilizia residenziale
Committenze: cittadino privato
Luogo: Sant’Ippolito (PU)
Dimensioni: 125 m2 superficie lorda; 60 m2 garage
Progettazione architettonica e modello BIM: FLM Engineering
Strutture a secco e cartongessi: Pennoni e Donati & C. s.n.c.
Carpenteria metallica: Omma di Marinelli Rodolfo
Impresa edile: Paganelli Srl
Impianto idrico: Thermoservice Srl
Impianti Elettrici: R.M.
Cappotto termico: Maf Color Srl
Costo: 200.000 €

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Giornalista professionista della redazione di BIMportale, lavora da molti anni nell’editoria B2B per la stampa tecnica e specializzata. Ha scritto a lungo di tecnologia, business e innovazione. Oggi orienta la sua professione nel campo delle tecnologie applicate alla progettazione architettonica e all’imprenditoria delle costruzioni.


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