A Brescia la transizione digitale parte dall’architettura

A Brescia si è tenuto il 2 dicembre un incontro per riflettere sulle sfide aperte dall’innovazione e dalla digitalizzazione per il mondo delle costruzioni, dal design al cantiere, facendo il punto, con rappresentanti istituzionali, professionisti e imprese, sulle nuove opportunità da cogliere per la costruzione delle città del futuro. Focus sul distretto bresciano, anche per valutare come le diverse eccellenze possano collaborare e fare sistema. L’appuntamento è stato anche l’occasione per la presentazione in anteprima l’edizione 2019 del Report on the construction, architecture and engineering industry a cura di Aldo Norsa e della società di ricerca Guamari, con un approfondimento specifico sul territorio. L’iniziativa è stata promossa dalla società di progettazione DVisionArchitecture con il patrocinio del Comune, della Camera di Commercio e di Ance Brescia.

“Attraverso l’incontro di oggi vogliamo avanzare una proposta per agevolare la transizione digitale del nostro settore” – ha dichiarato Armando Casella, tra i 6 soci fondatori di DVisionArchitecture e amministratore unico della società -. “Proponiamo di creare un tavolo territoriale per favorire la consapevolezza della committenza sui vantaggi della digitalizzazione e sviluppare un linguaggio comune, grazie al quale tutta la filiera possa adottare standard e codifiche, così da produrre valore aggiunto per tutti gli attori coinvolti. Ci rendiamo conto che la descrizione degli edifici attraverso i dati può dare un notevole vantaggio al mondo delle costruzioni, ma ci stiamo muovendo in direzioni autonome, che non sono efficaci. Con l’appuntamento di oggi intendiamo avviare un percorso condiviso a partire dal territorio.”

 Per i saluti istituzionali Michela Tiboni, Assessore all’Urbanistica del Comune di Brescia, ha ricordato come l’amministrazione comunale, con il nuovo mandato, stia lavorando perché in città ci sia la giusta attenzione all’ambiente, alle tematiche legate al cambiamento climatico, alla rigenerazione urbana e alla resilienza. Massimo Ziletti, segretario generale della Camera di Commercio di Brescia, ha aggiunto che gli enti camerali hanno avuto un mandato per spingere le media e piccole impese verso l’industria 4.0 grazie al piano nazionale Industria 4.0. Il bresciano Marco Caffi, direttore GBC Italia, ha sottolineato come il digitale possa essere quella spinta innovativa che consenta un balzo in avanti in termini di sostenibilità delle nostre città e dei nostri edifici.

Pietro Bianchi, direttore tecnico e referente per la parte amministrativa e la direzione lavori e cantiere di DVisionArchitecture, ha sintetizzato i temi della giornata di studio e condivisione: “l’innovazione, che tocca tutta la filiera delle costruzioni, e la digitalizzazione, che per noi significa condivisione delle informazioni e confronto costante, hanno come obiettivo quello di proporre soluzioni e proposte per migliorare la qualità del costruito e delle nostre città”. Si parte dalla consapevolezza, si fa sistema e si passa dalla visione all’azione.

Aldo Norsa, già docente Università IUAV Venezia, ha presentato in anteprima gli esiti del “Report on the construction, architecture and engineering industry” ricordando che “Brescia è rappresentata da 5 imprese tra i top 100 costruttori che pesano per l’1,4% sul fatturato totale, 6 società di architettura tra le maggiori 150 (4,8% della produzione) e una sola società di ingegneria. DVisionArchitecture si posiziona al secondo posto nel territorio, con una crescita di dieci posizioni rispetto alla classifica generale dell’anno scorso”. L’analisi a cura della società Guamari comprende diverse classifiche di società della filiera delle costruzioni, tra cui le prime 150 società architettura e ingegneria legate al mondo del costruito.

Hanno portato il loro contributo alla discussione – in questo caso in piena modalità digital – Gianpiero Venturini, direttore Itinerant Office, ideatore della pubblicazione “Atlas of emerging practices” che ha tra l’altro raccontato la sua esperienza di bresciano che lavora all’estero, e Marzia Bolpagni, anch’essa bresciana e oggi BIM Advisor per MACE Londra, compagnia internazionale di consulenza di costruzioni, dove si occupa di redigere le strategie digitali per i maggiori clienti pubblici in Inghilterra, come il Ministero di Giustizia, di Difesa e dell’Educazione, e anche per committenze private.

La giornata ha poi avuto un importante momento di confronto con tavola rotonda, durante la quale è intervenuto Massimo Deldossi, Presidente Ance Brescia, Deldossi costruzioni. “La filiera sta lavorando perché venga gestita una piattaforma per le costruzioni a livello europeo, con Federcostruzioni come guida. Oggi si recuperano tanti dati che in realtà sono solo report, perdendo tempo e soldi. La digitalizzazione riguarda i costruttori, ma affiancherei il termine Impresa 4.0, che comporta efficienza e ritorno immediato. Come Ance Brescia abbiamo già creato un portale bresciano dove creiamo condivisione dei dati del cantiere: un tentativo per ragionare con gli stessi principi”.
Nel dialogo tra imprese e industria Giovanni Spatti, coordinatore AIB (Associazione Industriale Bresciana) e referente per Wood Beton, ha parlato di “edilizia industrializzata come chiave del cambiamento, perché garantisce un’ottima qualità del prodotto, la massima sicurezza per gli operatori, la riduzione dei tempi di montaggio e la certezza dei costi, che sono solo alcune delle caratteristiche dell’edilizia off-site. La digitalizzazione è una parte dell’innovazione, ed è difficile nelle costruzioni perché si tratta di un settore con capitali minimi. In Italia manca una strategia nazionale e se non ci sarà un forte incentivo economico a livello governativo verso l’industrializzazione edilizia faremo fatica. Il BIM è un mezzo, ma alla base deve rimanere la capacità di progettare”.
Per Marco Libretti, di Innex Hub, associazione senza fini di lucro che ha lo scopo di rafforzare il livello di conoscenza e di consapevolezza delle imprese locali rispetto alle opportunità offerte dalla trasformazione digitale, è importante “condividere l’esperienza che è stata sviluppata in settori autonomi e diversi e invogliare ad applicare una specifica tecnologia. Con Ance cerchiamo di proporre progetti che possano mettere in comune le competenze della filiera, intendendo il dato come supporto al business”.
Dalle infrastrutture al design, tendendo al centro il tema del progetto e della creatività come motore di cambiamento e controllo dell’innovazione, Sara Ferrari, Director and Founder di Sara Ferrari Design, designer di origine e formazione bresciana, mette al centro del concetto di innovazione la consapevolezza: “Ogni progetto ha bisogno di un team specifico e dedicato. L’innovazione deve partire dalle persone e dalla consapevolezza: spesso nei miei progetti inserisco pratiche di mindfulness”.
 A chiudere la tavola rotonda è stato l’intervento di Armando Casella, socio fondatore di DVisionArchitecture e amministratore unico della società, che parlando del punto di vista dei progettisti su architettura e digitalizzazione per le città del futuro si è soffermato su tre concetti chiave: condivisone, controllo e ottimizzazione.

Tra i progetti illustrati, di particolare interesse è la Nuova Scuola Politecnica, uno tra gli interventi più importanti per la città di Genova nei prossimi anni. DVisionArchitecture, all’interno del Consorzio Progetto DVA, ha ricevuto l’incarico da EuroMilano di sviluppare il progetto urbanistico-edilizio, per il quale è in corso l’iter autorizzativo da parte della Regione Liguria e successivamente il progetto esecutivo per la gara d’appalto. Trattandosi di un’opera il cui valore supera i 100 milioni, l’attività comprende come previsto dal D.M. 560/2017, anche il coordinamento BIM. “Per spiegare alla filiera quali sono i vantaggi della digitalizzazione” – ha commentato Casella – “vale la pena riportare alcuni numeri che danno conto della dimensione della partita. Secondo il rapporto di Federcostruzioni, il giro d’affari all’anno è di 400 miliardi di euro e si stima che una digitalizzazione matura applicata al settore delle costruzioni porterebbe una diminuzione dei costi del 20%. Oggi qualcuno è partito, qualcuno è in attesa, c’è ancora da fare. Ognuno ha intrapreso un percorso autonomo e solitario. In D_VA lavoriamo da anni con il paradigma digitale, è la ragione di vita della nostra società e in questo contesto vogliamo proporre di iniziare un percorso condiviso con il territorio, lavorare alla definizione di un linguaggio comune per la digitalizzazione, in attesa di un piano nazionale in materia”.

 

 

 

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Giornalista della redazione di BIMportale, professionista della comunicazione e del marketing per il settore AEC – Architetture Engineering & Construction. Ha lavorato per molti anni nell’editoria B2B dirigendo una delle principali testate specializzate per l’industria delle costruzioni, per la quale è stato autore di numerosi articoli, inchieste e speciali. Durante questa lunga esperienza editoriale ha avuto modo di vivere e monitorare direttamente l’evoluzione del settore e la sua continua trasformazione, lavorando a stretto contatto con i principali protagonisti del mercato: imprese edili, progettisti, committenti, produttori. Su tali premesse nel 2007 ha fondato l’agenzia di comunicazione e marketing Sillabario, che si occupa delle attività di comunicazione e ufficio stampa di importanti marchi industriali del settore delle costruzioni.


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