Sono stati dedicati interamente al Building Information Modeling gli eventi clou ospitati nella giornata inaugurale di MADE Expo da B-Smart, l’area dedicata a convegni, incontri, workshop all’insegna dell’innovazione nel modo della progettazione e del cantiere. Ad aprire la giornata è stato l’incontro “Il Nuovo Codice degli Appalti: cosa succede a un anno di distanza dall’entrata in vigore?”, provvedimento che ha costituito un’occasione e una sfida per un ripensamento complessivo del sistema di aggiudicazione delle gare in Italia in direzione di una semplificazione, razionalizzazione e digitalizzazione delle procedure e che, come noto, ha demandato a un apposito Decreto del Ministero delle Infrastrutture il compito di definire le modalità e i tempi di progressiva introduzione dell’obbligatorietà del Building Information Modeling per le amministrazioni e le imprese. A seguire, il convegno dedicato alla piattaforma InnovAnce ha fatto il punto, grazie al contributo di esperti fra cui Bruno Daniotti e Alberto Pavan, del Politecnico di Milano, rispettivamente Project Manager e Responsabile Scientifico InnovAnce, e il Presidente di ISTEA Angelo Ciribini, dell’Università degli Studi di Brescia, sullo stato dell’arte di questo ambizioso progetto, che ha come obiettivo la creazione di un primo prototipo di banca dati nazionale standardizzata basata su librerie BIM di libero accesso, contenente tutte le informazioni di natura tecnica, scientifica, economica e legale utili alla filiera delle costruzioni.
Nel pomeriggio, il clou della giornata con l’incontro “Rivoluzione BIM. L’industrializzazione del settore delle costruzioni attraverso la digitalizzazione”, che ha visto la partecipazione fra gli altri di Pietro Baratono, Provveditore Interregionale Opere Pubbliche Lombardia ed Emilia Romagna, Giovanni Cardinale, Vice Presidente del Consiglio Nazionale degli Ingegneri, Gianluigi Coghi, Vice Presidente ANCE, Stefano Della Torre, Direttore del Dipartimento di Architettura, Ingegneria delle Costruzioni e Ambiente Costruito del Politecnico di Milano, Andrea Nardinocchi, Direttore Direzione Tecnica Italferr, Angelo Ciribini, del Dipartimento Ingegneria Civile, Architettura, Territorio, Ambiente e di Matematica dell’Università degli Studi di Brescia, Anna Osello, del Dipartimento di Ingegneria Strutturale Edile e Geotecnica del Politecnico di Torino, e Domenico Petruzzelli, Dirigente Direzione Progettazione di ANAS. Punto di partenza, anche in questo caso, il Nuovo Codice Appalti, che in ottemperanza alla direttiva 2014/24/EU del 26 febbraio 2014 – provvedimento con il quale l’Unione Europea ha indirizzato gli Stati membri all’utilizzo del BIM per la progettazione e la realizzazione delle opere pubbliche – ha introdotto, per la prima volta nel nostro Paese l’uso della modellazione elettronica e informativa per l’edilizia e le infrastrutture, avviando la transizione digitale per il settore delle costruzioni. Pietro Baratono ha in particolare sottolineato l’impatto di questa transizione, oltre che su un mercato dall’enorme valore potenziale, anche sulle nuove figure professionali che tale passaggio richiederà in numero sempre maggiore, evidenziando la necessità di un contributo forte anche da parte del mondo accademico nella loro formazione. Un passaggio, questo, ritenuto fondamentale anche dal Vice Presidente di Ance Gianluigi Coghi, che si è in particolare soffermato sulla necessità di una più stretta collaborazione fra stazioni appaltanti, committenza e imprese, e da Osello e Ciribini, che hanno evidenziato le sempre più numerose iniziative didattiche orientate in questa direzione.
