Uno strumento per tutti gli operatori della filiera

Il Presidente dell’ANCE Claudio De Albertis ha guidato la delegazione dell’associazione insieme al Vice Presidente per la Tecnologia, Innovazione e Ambiente, Gianluigi Coghi alla recente audizione presso la Commissione Attività Produttive della Camera dei Deputati, nell’ambito dell’Indagine conoscitiva sulla “Rivoluzione industriale 4.0 quale modello da applicare al tessuto industriale italiano. Strumenti per favorire la digitalizzazione delle filiere industriali nazionali”.
De ALbertis ha in particolare sottolineato come il soddisfacimento della qualità unito al rispetto dei tempi di consegna e del costo preventivato è la grande sfida che deve portare la filiera delle costruzioni dalla parcellizzazione di compiti e responsabilità al governo della complessità del processo produttivo”. Per il settore delle costruzioni l’Industria 4.0, o forse si potrebbe dire l’Edilizia 4.0, è quindi sinonimo di un cambiamento radicale del modello di filiera che abbandoni l’individualismo tra i diversi soggetti per passare a un nuovo rapporto basato sull’integrazione collaborativa. Per un moderno settore delle costruzioni è infatti sempre più indispensabile migliorarel’integrazione delle fasi e di tutti gli attori del processo chiamati a progettare, costruire, fabbricare i materiali da costruzione, elevando lo standard delle competenze e la propensione alla soddisfazione del cliente attraverso prodotti sempre più “tailor-made”.
In questo contesto, la metodologia che, con l’ausilio di moderni sistemi software, consente l’informatizzazione delle fasi del processo edilizio e la rappresentazione digitale dell’opera lungo il suo intero ciclo di vita – dalla progettazione, alla realizzazione, alla manutenzione, alla dismissione – è senza dubbio il BIM. “L’adozione di tale strumento”, ha sottolineato De Albertis, “consente di ottenere significativi benefici quali ad esempio minori tempi di realizzazione, una maggiore rispondenza dell’opera alle esigenze della committenza, e una più elevata probabilità di rispetto dei costi preventivati. Tutte caratteristiche di un solo requisito: la qualità dell’opera. In modalità “BIM” si eseguono oggi le più importanti opere di ingegneria ed architettura del mondo. Il nostro Paese è però in notevole ritardo rispetto ai suoi “competitor” internazionali ed europei. Un’indagine dell’ANCE all’interno del proprio sistema associativo ha evidenziato alcuni numeri di questo ritardo. Nel 70% circa delle Associazioni territoriali c’è una conoscenza di base di che cosa sia il BIM, ma tale percentuale si riduce drasticamente quando viene indicato il numero di imprese che lo utilizzano realmente. Contrariamente a quanto comunemente qualcuno crede, il BIM è uno strumento che non si presta all’utilizzo dei soli progettisti, ma è di grande utilità per tutti gli operatori della filiera dell’edilizia, ciascuno ovviamente per la sua parte di competenza. Peraltro un utilizzo coordinato del BIM nell’ambito di un singolo progetto/cantiere, ovvero condiviso da tutte le diverse figure tecniche che lavorano su una stessa opera, può portare un “dividendo” di benefici a livello generale. Il BIM è, infatti, sinonimo di interoperabilità, oltre che di ottimizzazione di processo, di conseguenza è fondamentale, laddove possibile, eliminare le asimmetrie di utilizzo, facendo in modo che tanto dal lato della committenza, quanto da quello delle imprese, vi sia un linguaggio comune con il quale dialogare e si possano così raggiungere i vantaggi generali già citati. Per questo è importante cercare di assicurare che l’impegno delle imprese a utilizzare il BIM si accompagni all’interesse e all’utilizzo del BIM da parte dei soggetti appaltanti, dei progettisti, dei fornitori di materiali, e in generale di tutti gli operatori che intervengono nel processo edile”. In conclusione, il Presidente ha evidenziato come l’Italia non sia comunque “alla finestra” in Europa e nel mondo e come occorra il fondamentale contributo del settore pubblico – in termini sia di regolazioni sia di investimenti – affinché gli sforzi della filiera siano accompagnati e sostenuti adeguatamente come avviene negli altri Paesi europei.

Giornalista professionista della redazione di BIMportale, specializzato nel settore delle costruzioni, si occupa dai primi anni ’90 di tecnologie applicate alla progettazione e al cantiere. Ha all’attivo numerose pubblicazioni e collaborazioni con le principali testate di settore relative a tecniche costruttive, progettazione 3D, organizzazione e gestione dei processi di cantiere.


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