OMA progetta il nuovo parco educativo di Chengdu

Chengdu è il capoluogo della provincia sud-occidentale di Sichuan, in Cina. Qui sorgerà la futura città della scienza e della tecnologia. Office for Metropolitan Architecture (OMA), studio di architettura olandese con sede a Rotterdam, fondato nel 1975 dall’architetto olandese Rem Koolhaas, insieme allo studio di architettura tedesco Gerkan, Marg & Partners (GMP), sono stati selezionati per occuparsi del masterplan dell’area.

Su una superficie di 4,6 km2 sorgerà un parco educativo e un’area dedicata al transito e alla stazione ferroviaria, il cui progetto è stato firmato da GMP.

“Con questo progetto, volevamo fornire un’alternativa al tipico masterplan basato sulla tradizionale rete stradale orientata alle auto”, afferma il partner di OMA, Cris Van Duijn, che ha curato la progettazione insieme al socio Ravi Kamisetti e all’architetto John Thurtle. “Intendiamo creare un design che rispecchi la geografia del sito. Ci auguriamo che la connessione tra architettura e paesaggio si traduca in un ambiente dinamico per l’istruzione che ispirerà idee innovative”.

In un’area caratterizzata da verdi colline, il parco educativo di 460.000 m2 sarà dedicato all’educazione universitaria, ma anche a eventi pubblici. Ospiterà residenze e dormitori, laboratori e uffici per l’innovazione. Il masterplan seguirà la topografia e la struttura del sito: gli edifici saranno caratterizzati da terrazze e diventeranno un’estensione della morfologia naturale del paesaggio.

Il centro del campus avrà la forma di una valle e qui sorgerà l’edificio principale di 80.000 m2, che costituirà il cuore della vita scolastica e comprenderà una biblioteca universitaria, un centro studenti, auditorium, laboratori e uffici.

“Il progetto architettonico prende ispirazione dai villaggi tradizionali di Chengdu, insediamenti rurali di agricoltori che utilizzavano antichi sistemi di irrigazione. Il masterplan sarà diviso in sei cluster, ognuno dei quali evidenzia una tipologia architettonica definita, nonché un rapporto specifico con la topografia e i sistemi idrici locali”, spiega Chris Van Duijn. I sei cluster sono: il distretto residenziale; il distretto universitario che include anche l’Aviation College, scuola di pilotaggio; il distretto dei laboratori; il distretto commerciale; il distretto pubblico e il distretto del governo. “Tra un cluster e l’altro ci si sposterà senza auto. L’area sarà collegata alla stazione ferroviaria e alle aree urbane circostanti attraverso una rete di mobilità intelligente per veicoli automatizzati. Il masterplan sarà un ambiente dinamico che ispirerà idee innovative”.

Il parco educativo sarà collegato alla stazione della metropolitana e all’aeroporto. “La città del futuro”, si troverà infatti vicino al prossimo aeroporto internazionale di Tianfu, che aprirà entro la fine dell’anno e renderà Chengdu la terza metropoli cinese, dopo Pechino e Shanghai, ad essere servita da due aeroporti internazionali.

 

 

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Giornalista professionista della redazione di BIMportale, lavora da molti anni nell’editoria B2B per la stampa tecnica e specializzata. Ha scritto a lungo di tecnologia, business e innovazione. Oggi orienta la sua professione nel campo delle tecnologie applicate alla progettazione architettonica e all’imprenditoria delle costruzioni.


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