Migliorare il Facility Management con il BIM 7D

Per l’ottimizzazione delle pratiche di Facility Management, il potenziale del BIM 7D è enorme: secondo IFMA, International Facility Management Association, da qui a cinque anni il mercato del Facility Management sarà al centro di un importante cambiamento. Le aziende che operano nel settore sono chiamate ad abbracciare la digitalizzazione in ambito 4.0; a innovare il loro modello di business, integrando servizi a valore (i cosiddetti VAS, Value Added Services); a implementare logiche di collaboration working; a condividere informazioni; ad adottare architetture Cloud.

Il mercato è chiamato quindi a superare quelle che, a oggi, sono ancora delle criticità, dettate dal fatto che gli operatori si appoggiano a una disparata varietà di sistemi gestionali, nella maggior parte dei casi “home made”, senza avere processi standardizzati. Il Facility Management richiede invece un set completo di informazioni ben strutturate, poiché sempre più il mercato sarà chiamato a intervenire su “strutture intelligenti” e sarà possibile intervenire in modo efficace solo se l’informazione sarà gestita fin dall’inizio in maniera corretta.

Serve quindi un cambiamento di visione: il Facility Management deve diventare “punto di partenza” del processo, deve essere considerato fin dal design, fin dalla progettazione di un’opera. Ed è necessario adottare un nuovo modo di leggere e archiviare i dati, che non sia più basato su una linea temporale, ma su un continuum informativo.

Per ottimizzare il Facility Management, non serve ridondare dati su diverse applicazioni. L’importante è avere la possibilità di richiamare le informazioni che servono nel momento del bisogno. È fondamentale avere quindi una base di dati condivisi, in cui tutti gli “attori” della filiera devono essere coinvolti: committenti, progettisti, gestori, costruttori e, in alcuni casi, anche operatori di credito e di assicurazioni.

Nel Facility Management sarà sempre più necessario operare da remoto e gestire in mobilità le richieste di intervento. Il BIM 7D consente di gestire le attività lavorando da mobile, da remoto, di localizzare le risorse. Utilizzando strumenti di visualizzazione e di interazione che consentono, ovunque ci si trovi, di selezionare oggetti, misurare, creare nuvole di punti, ecc.

La mappatura degli interventi eseguiti consente di applicare una metodologia di ragionamento basato su casi, anche conosciuto con l’acronimo CBR, dal termine inglese Case-based reasoning: il processo di risoluzione di nuovi problemi si basa cioè sull’analisi di indicatori di performance e su case history precedenti. In questo modo, è possibile adottare nuove logiche di manutenzione, che non siano più solo risposte a guasti e richieste di intervento, non siano più solo correttive, ma diventino predittive.

Da qui, si evince l’esigenza di avere un unico portale da cui sia possibile accedere a tutte le funzioni applicative, un software che consenta di tenere sotto controllo tutte le attività legate al patrimonio gestito: interventi tecnici, costi, approvvigionamento, forniture, ecc.

TeamSystem Construction risponde a queste esigenze offrendo la possibilità di gestire il patrimonio in mobilità, ovunque, grazie al Cloud. L’ecosistema software di TeamSystem basato su framework Geoweb dedicato agli asset immobiliari (edifici, infrastrutture e impianti), è destinato alle organizzazioni che devono gestire patrimoni di qualsiasi natura e integra logiche BIM in maniera nativa.

La suite di Space Management ha lo scopo di gestire l’inventario degli spazi, le postazioni di lavoro, i processi di movimentazione delle postazioni. Si basa sull’uso di planimetrie degli immobili e consente di avere vari livelli di profilazioni in logica smart. Nelle organizzazioni complesse è utile anche per svolgere funzioni di sicurezza e di controllo accessi.

La suite di Facility Management consente di gestire sia la manutenzione a guasto, sia la manutenzione programmata degli asset che compongono il patrimonio. Sono a sistema tutte le anagrafiche necessarie, ad esempio fornitori, contratti, catalogo servizi. Gli asset possono essere visionati su planimetrie e modelli BIM.

La suite di Operation Control ha lo scopo di guidare le operation dei servizi di facility. Dà la possibilità di controllare le anagrafiche operative e le operazioni di assegnazione, apertura e chiusura delle attività (manutenzione, check list, ecc). Le richieste di intervento vengono ordinate per priorità in modo da ottimizzare i tempi e i costi delle operation. Tutto può essere svolto in mobilità da smartphone, in maniera paperless e in tempo reale.

La suite di Utilities permette di gestire tutte le informazioni legate ai contratti di utenza (energia elettrica, gas, telefonia, servizi idrici). Sono configurabili cruscotti sul consumo storico e istantaneo che evidenziano KPI e PI in ottica di efficientamento.

La suite di Asset Management, infine, ha la funzione di gestire l’inventario dei beni mobili strumentali; ne consente la classificazione, l’etichettatura e la movimentazione. Trova applicazione nelle strutture complesse in cui sono presenti oggetti di alto valore economico, ad esempio negli ospedali, dove vengono gestiti gli strumenti elettromedicali, che devono seguire manutenzioni periodiche, nel rispetto delle normative e con interventi certificati.

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Giornalista professionista della redazione di BIMportale, lavora da molti anni nell’editoria B2B per la stampa tecnica e specializzata. Ha scritto a lungo di tecnologia, business e innovazione. Oggi orienta la sua professione nel campo delle tecnologie applicate alla progettazione architettonica e all’imprenditoria delle costruzioni.


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